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8 settembre, 2025Gli organizzatori contro la portavoce di Bruxelles: “Ci dispiace, dovrebbero rappresentare gli europei ma sono inconsistenti, a Gaza non entrano abbastanza camion”
"La presa di posizione della Commissione europea riguardo alla nostra missione non ci sorprende. Ci spiace che un'istituzione che dovrebbe rappresentare tutti noi europei non riesca ad andare oltre il perimetro politico dell'inconsistenza". Così gli organizzatori della Global Sumud Flotilla commentano le dichiarazioni di una portavoce di Bruxelles, che aveva definito il tentativo di forzare il blocco navale imposto a Gaza da Israele come “inconcludente”, di più, ventilando un "rischio" di peggioramento della situazione nella Striscia come conseguenza dell’iniziativa.
La portavoce aveva indicato dei generici “partner consolidati ed esperti”, come il canale migliore per far entrare gli aiuti a Gaza. Sul tema, la nota rilasciata dalla Flotilla è chiara: “Quello che ci sorprende è l'insistenza su questi 'altri canali' a cui ha fatto riferimento anche Giorgia Meloni. Prima del 7 ottobre, ogni giorno, entravano a Gaza 500 camion di aiuti (circa 15 mila al mese), da inizio anno ad oggi ne sono entrati circa 1.400 in totale, e nessun camion tra marzo e maggio da quando Israele ha impunemente violato il cessate il fuoco. Gli ultimi dati del World Food Programme parlano di 470 mila persone in condizione di carestia. Di quali altri canali stiamo parlando?".
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