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8 settembre, 2025Il segretario statunitense al Tesoro Bessent: "Se Usa e Ue applicano più sanzioni secondarie, l’economia russa collasserà e questo costringerà Putin al tavolo delle trattative". Il cambio di passo dopo i pesanti raid che hanno colpito un palazzo governativo nella capitale ucraina
Gli ultimi pesanti attacchi russi su Kiev, che hanno colpito per la prima volta anche il palazzo del governo, sembrerebbero aver fatto cambiare idea a Donald Trump. Non tanto perché si è detto “pronto a imporre nuove sanzioni contro la Russia” — lo aveva già fatto in passato, ma finora senza conseguenze concrete — quanto perché questa volta sembrerebbe fare sul serio.
È il segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessent, che ha spiegato a Nbc le intenzioni dell'amministrazione Trump: “Siamo nelle condizioni di aumentare la pressione sulla Russia, ma abbiamo bisogno che i nostri partner europei ci seguano. Se Stati Uniti e Unione europea applicano più sanzioni secondarie, l’economia russa collasserà e questo costringerà Putin al tavolo delle trattative. Il duello — ha aggiunto Bessent — ora è tra quanto a lungo l’esercito ucraino potrà resistere e quanto a lungo l’economia russa potrà reggere”.
Intanto, in attesa che da Oltreoceano si prendano misure, nei prossimi giorni sarà la Commissione europea a varare il diciannovesimo pacchetto di sanzioni. Restano i veti di Ungheria e Slovacchia, i due Paesi Ue più vicini al Cremlino, quelli che importano ancora ufficialmente petrolio russo e verso cui negli scorsi giorni è aumentata la pressione, su pressing di Trump, affinché smettano di acquistare greggio da Mosca.
La giornata di ieri, 7 settembre, è stata una delle più feroci da quando la Russia ha deciso d’invadere l’Ucraina. Una pioggia di droni e missili si è abbattuta su Kiev e su tutto il Paese, colpendo per la prima volta anche un palazzo del governo nella capitale ucraina. L’inviato americano in Ucraina, Keith Kellogg, ha dichiarato che l’attacco russo “non è stato un segnale che la Russia voglia porre fine diplomaticamente a questa guerra”.
Anche per la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, “la Russia sembra più interessata ad aumentare la ferocia dei suoi attacchi contro l’Ucraina che a un percorso negoziale per la conclusione delle ostilità — si legge in una nota diffusa ieri da Palazzo Chigi —. Nell’essere vicina al popolo ucraino, l’Italia, assieme ai partner occidentali, continuerà a fare la sua parte perché le ragioni di una pace giusta e duratura possano prevalere su quelle dell’aggressione indiscriminata”.
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