In Vaticano la diavolessa Chaouqui. A Palazzo Chigi la santa Boschi. Non siamo proprio ad «alzati ?e cammina», d’altra parte è solo l’inizio, ma la beatificazione di Maria Elena Boschi è già partita. ?Il vero test è stata la terra campana, terra di mariuoli, santi, miracoli e miracolati. Gente che se ne intende.

A Ercolano una calca di disoccupati e anche ?di fedeli adoranti aspettava il ministro per le Riforme in visita pastorale ai gazebo del Pd. Tale è il culto ?che tra vari parapiglia e spintoni un anziano signore ?è caduto, facendosi male alla testa. La Boschi, avvertita dell’incidente, si è immediatamente fermata, quasi a soccorrere il ferito. Secondo i locali reportage, alla sola vista della bellissima Maria Elena il malcapitato si è sentito immediatamente meglio. Non siamo a livello San Gennaro, ma se non ?è un segno questo...

Se per caso si aprisse un processo di beatificazione contemporanea, anzi istantanea come da metro prediletto dal premier, non sarebbero poche le manifestazioni attestanti i poteri paranormali del ministro. Per esempio, l’importante fenomeno delle segnalazioni di un suo multi presenzialismo in tre, quattro posti diversi nello stesso momento. Allucinazioni giornalistiche o arcane apparizioni?

Poi come spiegare il fatto che pur essendo assai occupata sia sempre con trucco e parrucco in ordine, e tacchi alti e si mostri persino soave nell’approccio, nonostante le dure prove delle frequentazioni dei Verdini e degli Alfano, contatti che turberebbero l’equilibrio psicologico ed estetico di chiunque, ?ma non di una santa, appunto.
Nella canonizzazione dovrebbe anche pesare il lungo martirio del varo della legge elettorale e l’angelica trasformazione del luciferino nome Porcellum nel patriottico e celestiale Italicum.

Se le porte di San Pietro hanno celato le prodezze ?di Chaouqui, la Repubblica di Renzi sta mostrando ?i miracoli alla Boschi. Per dire le sante, le diavolesse e il mondo alla rovescia.

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