Basterà costruire sul lungomare di Napoli il suggestivo grattacielo a forma di corno (progettato dall’archistar Gegé Cifariello, del Rione Sanità) per proteggere l’intero Sud Italia da terremoti, maremoti e altre catastrofi? O sarà necessario aggiungere, a fianco, un grattacielo a forma di culo? È la prima domanda che la scienza si pone. La seconda: come è possibile che un terremoto di 4.0 della scala Richter, in termini geologici poco più di un peto, faccia crollare case a Ischia? Dipende forse dal fatto che le case non erano a forma di corno, cosa che le avrebbe protette dal malocchio? Oppure dal fatto che erano costruite a capocchia, come il cinquanta per cento delle case italiane, l’ottanta per cento delle case del Meridione, il cento per cento delle case abusive? La scienza si interroga.
Nostradamus È stato, fino ad oggi, il principale consulente delle nostre istituzioni. Poiché nessuna delle sue celebri quartine segnala i rischi dell’abusivismo edilizio, vuol dire che questi rischi non esistono. Gli unici tre geologi dipendenti dello Stato italiano (con un contratto a termine) hanno cercato di spiegare che in un territorio fortemente sismico sarebbe meglio costruire case antisismiche. Ma sono stati considerati iettatori e immediatamente passati ad altro incarico: spolverano i faldoni nei sotterranei del Ministero dell’Ambiente, chiuso da anni e molto bisognoso di manutenzione.
Famiglia Infrarosso Gli Infrarosso (padre e figli) sono veri e propri benemeriti dell’economia meridionale. Hanno trasformato il settore dell’edilizia abusiva, fino a ieri affidato all’improvvisazione, in un avamposto della modernità e della tecnologia. Grazie a una vista molto acuta, rinforzata dall’assunzione di un mix di mirtillo, carota e cocaina, lavorano solo di notte, nel buio più completo, riuscendo in pochissimi giorni a costruire interi quartieri abusivi. Le loro ruspe, silenziosissime, sono foderate di felpa, i muratori sono addestrati a bestemmiare a bassissima voce, le betoniere sono montate su cuscinetti a sfera per non fare rumore. Ulteriore misura di sicurezza, gli abitanti del vicinato vengono soppressi perché non ficchino troppo il naso in cose che non li riguardano. Come seconda attività, gli Infrarosso sono capi indiscussi della Nuova Camorra e hanno una catena di gelaterie naturali dove riciclano la calce in eccesso. Come terza attività, organizzano sfarzosi matrimoni combinati tra figli di costruttori abusivi e figlie di impresari di pompe funebri.
Vesuvio I vulcanologi dicono che potrebbe eruttare da un giorno all’altro. Come misura cautelare sulle sue pendici vivono, in stato di perenne vigilanza, un paio di milioni di persone, pronte a fermare la lava con ogni mezzo: badili, taglieri di legno, sedie, materassi, se necessario anche con le mani.
Vulcano Marsili È il gigantesco vulcano sottomarino tra le isole Eolie e la costa tirrenica. Secondo gli esperti, il suo risveglio potrebbe scatenare un terribile tsunami. I ristoratori delle località costiere hanno commissionato a scienziati molto attivi sul web una controperizia che smentisce la scienza ufficiale, e assicura, in caso di eruzione sottomarina, zuppa di pesce già pronta, di ottima qualità, in grandi quantità e a modici prezzi.
Sgretola Il suggestivo borgo di Sgretola, patrimonio mondiale dell’umanità, premio Fratelli Grimm, premio Andersen, simbolo del nostro Appennino centromeridionale, è interamente costruito con la farina di grano duro. Ad ogni minima scossa sismica, ma anche se sbatte una porta o se una persona molto grassa inciampa e cade, tutte le case si polverizzano, però senza fare danni. Gli abitanti, sorridenti e bianchissimi, si spolverano di dosso la farina e cominciano daccapo a ricostruire il loro borgo, identico a prima. In una settimana tutto ritorna come nuovo. L’intero Appennino è costruito, da secoli, sul modello di Sgretola, ma senza riuscire a emularne la formula. Secondo gli esperti, questo dipende dal fatto che le grosse pietre, i pesanti architravi, le scale di granito e le tegole pesantissime, quando cadono, non hanno lo stesso impatto delle case di farina di grano duro.
San Gennaro È tutt’ora, ufficialmente, responsabile della Protezione Civile in tutta la Campania, comprese le isole.