L’arresto del trapper romano Sayanbull, che con tre amici ha preso a calci in faccia un cingalese e poi, felicissimo, ha postato la scenetta sui social, è stato molto difficoltoso. Gli inquirenti hanno dovuto identificarlo in mezzo a una cinquantina di altri trapper identici a lui, con gli stessi tatuaggi, gli stessi amici, gli stessi vestiti, la stessa faccia, autori di canzoni identiche alle sue. Molti di loro hanno potuto dimostrare la loro estraneità ai fatti dicendo di avere preso a calci in faccia chi un cinese, chi un etiope, chi un vecchio, chi una donna, mai un cingalese.
Le differenze “Il mondo del trap - spiega il sociologo Gordon Ripitù, profondo conoscitore delle culture giovanili - è molto variegato. C’è chi odia i neri, chi i gay, chi i commercialisti, chi la mamma, chi i preti, chi i vigili urbani. La rapina, anche se è il reato mainstream, non è il solo. Ci sono anche il sequestro di persona, il danneggiamento di beni pubblici, la violenza di gruppo, l’incendio doloso, l’incitamento all’odio razziale, eccetera. Il trapper Bakisio, attivo in Sardegna, è stato il primo al mondo a potersi fregiare di abigeato, così come ha documentato nel brano Mondo belato. Sbaglia, dunque, chi pensa che i trapper siano tutti uguali: siamo in presenza di una grande vivacità culturale”.
X Factor Ogni anno la giuria incontra grandi difficoltà nella selezione dei trapper. Per distinguerli uno dall’altro viene applicata, con una pinzatrice, un’etichetta all’orecchio, ma i giurati sospettano che si tratti sempre dello stesso concorrente che finge di essere un altro cambiando un paio di parole alla stessa canzone. Si sospetta che Truzzo Forever, Carbonchio e Kriminuzzi, tutti e tre bocciati già alle eliminatorie perché avevano sbagliato porta e si erano esibiti nel guardaroba, siano in realtà la stessa persona, il ventiduenne Gregorio Papozzis, ricercato dalla polizia per avere stirato la camicia del padre con il padre dentro.
Strap “Lo strap è l’evoluzione del trap, che a sua volta è l’evoluzione del rap. Sono tutti generi nati durante una partita di Scarabeo. Lo strap si distingue perché gli strapper, nel corso dell’esibizione, strappano i vestiti di dosso al pubblico, usando le mani o meglio ancora i denti. Oppure li strappano - per tenersi in allenamento quando non si esibiscono - ai passanti per la strada. Pioniere del genere è Doggy Bad, un giovanissimo strapper di Monza che ha fatto a pezzi il pullover di una signora non sapendo che era campionessa regionale di boxe femminile. Dopo l’incidente Doggy Bad ha cambiato genere e oggi canta nel coro della parrocchia.
Pittbull Grande seguito per Pittbull, il nuovo trapper romano che non ha mai cantato per intero un brano perché tra una strofa e l’altra gli viene fame e deve interrompersi. Il suo agente, doctor Parkinson, mantiene gelosamente segreta l’identità di Pittbull, e segnala il record di visualizzazioni del video Sangue ai Giardinetti, nel quale si vedono decine di persone fuggire terrorizzate inseguite dall’artista, mai inquadrato perché il video è tutto in soggettiva. La critica, entusiasta, sospetta che dietro il nome d’arte di Pittbull si nasconda un vero pittbull. Anche l’unico brano fin qui pubblicato, “Non raccolgo”, già disco di platino, sembra suffragare questa ipotesi: si sente abbaiare per alcuni minuti, su una base ritmica molto energica. Intensamente autobiografica, “Non raccolgo” documenta la ferma determinazione di Pittbull a non raccogliere gli escrementi quando li deposita per la strada.
Voci nuove La scena trap non si ferma mai. Ecco Kapò, il primo trapper che non canta, ma ha sei milioni di visualizzazioni con il video “Maledizione”, nel quale maledice in soli tre minuti 735 persone, con nome e cognome. Notevole anche Intonso Kid, che non si tatua perché ha paura ma ha fatto tatuare in sua vece gli anziani genitori, esibendoli sul palco.