In camera da letto ha una madonnina di Lourdes. Lo proteggerà? L'inchiesta di Potenza rischia di ridimensionarlo, eppure fino a ieri Lele Mora, Dario all'anagrafe, 52 anni, agente di spettacolo, Ariete, è stato una macchina da soldi. Carlo Freccero, dirigente Rai e docente universitario, tra i protagonisti della tv italiana dell'ultimo ventennio, ne parla come del "signore occulto di un nuovo genere, la reality soap, ovvero la tv di oggi".
Reality soap? "Il proseguimento, la moltiplicazione per i canali multimediali del reality fuori del teleschermo. Secondo un sistema preciso che Mora è stato il primo in Italia ad applicare". E come funziona? "È semplice. Ogni anno è come se Mora mettesse in circolo dei bond, dei titoli. Quindici-venti ragazze e ragazzi, collocati a valore zero. Già dopo la prima apparizione televisiva il loro valore sale. Si arriva presto al raddoppio, e si continua. Serate in discoteca, foto sulle riviste di gossip, flirt col calciatore, passaggi su altri programmi, telepromozioni: l'indotto. Questo meccanismo, se anche a fine anno hanno sfondato solo in quattro, è redditizio in misura esponenziale. Alla fine, è il modo in cui, ai livelli più alti, si è creato il fenomeno Paris Hilton. Chi non capisce questo sistema, nato dopo l'avvento del reality, non capisce perché Lele Mora è diventato un uomo di potere".
Già, il potere. Finora si è raccontato più il lato sottovento, la scuderia, le belle ragazze, dai primi colpi con Giannina Facio (poi compagna del regista Ridley Scott) e Nancy Brilli, allo psicodramma dell'abbandono, dopo dodici anni, di Simona Ventura, primadonna della sua Lm Management, rottura di cui non si seppe il motivo se non il fastidio per gli scoop fotografici di Fabrizio Corona. E l'ingrato Corona è l'altro protagonista dell'inchiesta del pm Woodcock che indaga su diverse ipotesi di reato: estorsione, evasione fiscale, ma anche prostituzione e spaccio di stupefacenti. Quale sia il ruolo di Mora nel complicato impianto dell'inchiesta lo stabiliranno i giudici. Lui, intanto, mentre da Potenza si avvicinavano i nuvoloni neri, si è trovato una residenza all'estero. In Svizzera l'hanno accolto a braccia aperte.
Nel giro di poche settimane, ai primi di gennaio, le autorità del Canton Ticino hanno sfornato un permesso di dimora, categoria B, da rinnovare ogni cinque anni. A Vico Morcote, un paesino affacciato sul lago di Lugano a pochi chilometri da Chiasso, Lele ha trovato un rifugio in linea con il personaggio. A sua disposizione c'è una suite del lussuoso Swiss Diamond Hotel, di proprietà del costruttore kossovaro Behgjet Pacolli, noto anche per la sua love story con la cantante Anna Oxa. Niente male, ma la sistemazione è provvisoria. In Ticino Mora cerca una casa all'altezza della sua fama da nababbo. Nei mesi scorsi si è favoleggiato di ville e castelli sulle colline intorno a Lugano. Fatica sprecata, forse. Perché la Svizzera sta pensando di fare marcia indietro. Colpa dell'inchiesta di Woodcock, del polverone di accuse e sospetti attorno a quell'italiano ricco a cui avevano spalancato le porte a tempo di record. E così, adesso, le autorità cantonali hanno riaperto la pratica per valutare se è il caso di revocare il permesso di dimora appena concesso.
Per Mora la grana svizzera è solo l'ultima di una lunga serie. Prima il divorzio professionale da Simona Ventura. Poi, la scorsa estate, il calo d'immagine e di fatturato del gran circo del Billionaire in Costa Smeralda. E infine, nel pieno della stagione del gossip da ombrellone, è apparso all'orizzonte l'uragano Woodcock. Ovvero l'inchiesta su Vittorio Emanuele di Savoia e i presunti giri di prostitute intorno al Casinò di Campione. Parte da lì l'indagine che ha portato al terremoto di questi giorni. Ce n'è abbastanza per stroncare una carriera altrimenti fantasmagorica. Si, perché oggi l'agente veneto intrattiene uno stile di vita da sultano. Un jet privato Cessna Citation 500, due Bentley, due Porsche, altre auto minori. A Milano in zona Loreto un appartamento smisurato e sovraccarico (sedie rococò, specchiere veneziane, bicchieri decorati in oro). A Porto Cervo due ville con piscina nel complesso Le Pleiadi verso Cala Granu, dove tra luglio e agosto ospita centinaia di persone in un turbine di cene, feste, champagne, incontri di pi-erre. Lo yacht? No, lo yacht no. Il pingue Mora non ha il piede marino.
L'uomo, in realtà, viene su dal nulla. È cresciuto in una casa colonica di Bagnolo Po, provincia di Rovigo, in compagnia di quattro fratelli. Si diploma alla scuola alberghiera di Adria e si mette in proprio con una pizzeria in società con l'allora moglie Giovanna Bologna, che gli dà due figli e da cui si separa nel 1980. A Verona gestisce un salone di parrucchiere, organizza feste, è autista-tuttofare di Loredana Berté, frequenta calciatori e finisce nell'inchiesta sullo spaccio di cocaina del pm Guido Papalia che coinvolge l'attaccante Claudio Caniggia e la cantante Patty Pravo (Mora si farà tre mesi di custodia cautelare).
Oggi l'ex pettinatore del bluesman Zucchero (lo ha raccontato al 'Giornale') vanta relazioni di tutto rispetto, se è vero che parla allegramente con il ministro della Giustizia Clemente Mastella. Mora ha molto peso nelle direzioni di Rai e Mediaset, di cui è fornitore cruciale di materia prima. Interi programmi dipendono da lui per il casting, da 'L'Isola dei Famosi' alle veline di 'Striscia la notizia', dalle schedine di Simona Ventura a 'La pupa e il secchione'. La potente Maria De Filippi, che è in società con Maurizio Costanzo, per rifornirsi di facce nuove nel suo 'Uomini e donne' si rivolge a lui. Gli sono molto vicini Emilio Fede, direttore di Rete 4 e gaio pretoriano di Silvio Berlusconi, e Antonio Marano direttore di Raidue, entrambi finiti nell'album 'Le figurine dei vip' prodotto da Mora insieme a Radio 105 di Alberto Hazan. Fa affari con lui il produttore Giorgio Gori di Magnolia, la cui 'Isola' non esisterebbe senza i cast fatti da Mora, e per la prossima stagione appare a rischio. L'agente veneto è amico di Flavio Briatore. Il rapporto tra Mora e Berlusconi è stato poco raccontato (e non entusiasma la moglie Veronica).
L'ex capo del governo fece facilmente amicizia con la venezuelana Aida Yespica, bellezza tra le più esplosive della scuderia di Lele, tanto che la presentò telefonicamente al presidente Chavez ai margini di un meeting ufficiale. E sugli incontri ravvicinati con l'aspirante attrice Francesca Lodo 'L'espresso' pubblica in queste pagine una curiosa indiscrezione. Ma Berlusconi, per Mora, non è solo il bon vivant; è una sponda politica. L'ex cuoco nelle interviste si dice "apolitico", ma i fatti dicono destra sin dalla casa paterna di Bagnolo, dove campeggiava l'effigie di Mussolini perché i genitori erano estimatori del fascio. Mora ha dichiarato simpatia per Ignazio La Russa e Daniela Santanché, per Marcello Del'Utri e Cesare Previti ("Sono due grandi menti", così al 'Corriere Magazine' nel 2005, dove non negò segnali di stima a Craxi in passato, e oggi a Fini e D'Alema). Nel mondo editoriale ha contratti per la cura dell'immagine con Silvana Giacobini, a lungo direttore di 'Chi', e Fabrizio Del Noce di Raiuno. I programmi Rai 'L'Italia sul Due' e 'La vita in diretta' sono palcoscenico per le sue ragazze, 'Sorrisi e canzoni' è cresciuto con lui, 'Di più' vive di reality gossip. Mora si è occupato dei calciatori Paolo Maldini e Christian Vieri, perfino di Giovanni Trapattoni.
Tra vallette e tronisti, la frenetica giostra di Lele (che incasssa dal 15 al 20 per cento su ogni contratto) ha infine preso le forme di una vera galassia finanziaria. Con tanto di holding lussemburghese, la Feva investments, a monte di un gruppo di aziende quasi tutte targate Lm, le iniziali del titolare. La più importante è la Lm management, per gestire contratti e scritture degli artisti. Poi c'è la Lm entertainment, che organizza eventi e spettacoli, la Lm record, discografia, e la Lm iniziative speciali.
Gli affari marciano a gonfie vele, almeno a giudicare dagli ultimi dati di bilancio disponibili. I ricavi della Lm management nel 2005 hanno raggiunto gli 11 milioni di euro, quasi il doppio rispetto a due anni prima. E la Lm entertainment, nata solo alla fine del 2004, è riuscita a incassare quasi 2,5 milioni nei dodici mesi successivi. A conti fatti, la galassia Mora vale un giro d'affari di poco inferiore ai 20 milioni. è una stima largamente approssimata per difetto, perché i bilanci ufficiali non possono tener conto dei ricchi proventi supplementari legati alla girandola di iniziative collaterali: comparsate in tv e alle feste, sponsorizzazioni, servizi fotografici, promozioni varie. Tutto comunque resta in famiglia. Come socio di minoranza di gran parte delle aziende del gruppo compare Mirko Mora, 27 anni, figlio del gran patron.
A volte invece la rotta degli affari porta ad incrociare amici vecchi e nuovi. La Feva investment si è comprata una quota del 10 per cento della Billionaire srl, che gestisce il locale della Costa Smeralda fondato e controllato da Briatore, altro marchio di fabbrica della vita esagerata. In banca invece il frenetico Lele ha finito per bussare alla porta della Bpl, nel senso di Popolare di Lodi, quella di Gianpiero Fiorani e compagnia. Col senno di poi non sembra una scelta fortunata, quantomeno sul piano dell'immagine. E ora che Fiorani è uscito di scena, si scopre che Fabrizio Corona aveva un conto in Svizzera, più tre cassette di sicurezza, proprio alla filiale di Lugano della Bpl. Questione d'amicizia, forse. Alla fine i due compagni di gossip e paparazzate approdavano alla stessa banca. Quella dei furbetti del quartierino. Un caso?