A trovarla è stato un giornalista e blogger, Claudio Caprara, già direttore di Red tv. Una foto d'archivio, con i colori ormai impalliditi dal mondo: mostra il segretario del Movimento sociale Giorgio Almirante con un ragazzino timido che indossa una camiciola gialla.
Siamo attorno alla metà degli anni Settanta. Bocchino è un preadolescente napoletano - la sua è una solida famiglia di destra - mentre Almirante è il leader sessantenne del Msi, circondato da militanti.
Pochi anni dopo, Bocchino sarebbe diventato un militante del Fuan - gli universitari del partito - e di lì avrebbe iniziato quella carriera politica che lo avrebbe portato prima a diventare portavoce di Pinuccio Tatarella e poi - a soli trent'anni - deputato di Alleanza Nazionale.
Sembra passato un secolo, da quella foto: in mezzo c'è stato lo "sdoganamento" del Msi, il suo scioglimento in An, e poi ancora la fusione con Forza Italia nel Popolo della libertà. E Bocchino è diventato il "kamikaze" dei finiani, epurato per le sue crritiche troppo dirette a Berlusconi e ai suoi. Chissà cosa ne penserebbe Giorgio Almirante.