Il ministro, che pubblicava i suoi saggi con Mondadori, si è scocciato per gli attacchi contro di lui di 'Panorama' (sempre Mondadori). E ha deciso di cambiare editore

Con Silvio Berlusconi, soprattutto dopo l'incidente del mancato voto sul rendiconto dello Stato che ha costretto il presidente del Consiglio a ricorrere a un affannoso voto di fiducia, i rapporti sono ormai ai minimi termini.
Con la Mondadori, casa editrice del premier, le relazioni sono invece praticamente azzerate. A meno di clamorosi colpi di scena, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha deciso di non pubblicare con l'azienda di Segrate il suo prossimo saggio, dedicato anche questo ai grandi scenari della politica e della finanza europea e mondiale.

Con la Mondadori, Tremonti ha pubblicato quasi tutti i suoi libri, l'ultimo dei quali, "La paura e la speranza", si è rivelato addirittura un bestseller. Anche per quello in gestazione era ormai tutto fatto e deciso. Ma poi è arrivato un articolo di "Panorama", settimanale proprio della Mondadori, dedicato ai rapporti strettissimi tra il ministro e il plurindagato deputato Marco Milanese (a cominciare dalla casa che i due dividevano nel centro di Roma), che a Tremonti non è proprio piaciuto.

Da qui la rottura (il ministro ha annunciato anche una querela contro il giornale) e la decisione di affidare ad altri la pubblicazione del libro. Nel caso, la Rizzoli, con la quale, anche se il contratto non è stato ancora firmato, le trattative sono ormai molto avanzate.