Politica
15 febbraio, 2013Il pontificato di Benedetto XVI è durato otto anni. Sembrano pochi, eppure sono stati caratterizzati da tensioni di ogni tipo, scandali internazionali e finanziari, gaffe e lotte intestine nella curia vaticana. Una Via Crucis che, secondo gli osservatori più attenti, avrebbe influito non poco sulla decisione di Joseph Ratzinger di rinunciare al trono ?di Pietro
Via Crucis in otto stazioni
Ecco, in sintesi, le prove che il papa ha dovuto sopportare Benedetto XVI:
L'ira dei musulmani
Nel 2006 a Ratisbona, durante una lectio magistralis, Benedetto XVI cita una frase dell'imperatore bizantino Manuele il Paleologo sulla natura violenta della Guerra Santa ?e dell'Islam. Il mondo islamico insorge, Ratzinger è costretto alle scuse.
Scandalo pedofilia
All'inizio del pontificato sui giornali di tutto il mondo vengono alla luce soprusi da parte ?di preti e vescovi sui bambini. Episodi accaduti negli Stati Uniti e in Europa prima che Ratzinger diventasse papa. Nonostante questo, molti lo criticano per il suo silenzio, qualcuno invoca addirittura le dimissioni. A Sydney nel 2008 Benedetto XVI condanna ?i misfatti vergognosi.
Vescovi antisemiti
Nel 2009 Ratzinger decide - tra lo sconcerto dei cattolici progressisti, di revocare la scomunica a quattro vescovi ultraconservatori ordinati illegittimamente dall'arcivescovo francese Marcel Lefebvre. Uno di loro, Richard Williamson, aveva negato pubblicamente l'Olocausto e le camere a gas dei campi di sterminio nazisti.
Caso Boffo
Alla fine di agosto 2009 i primi sintomi della guerra in curia: "il Giornale" pubblica ?una velina contro Dino Boffo, direttore dell' "Avvenire" che aveva osato criticare Silvio Berlusconi. La velina è, per metà, un falso. Boffo, inviso al nuovo segretario ?di Stato Tarcisio Bertone, si dimette in settembre. Inizia la stagione dei veleni.
L'aggressione a San Pietro
Alla vigilia di Natale del 2009 una donna con problemi mentali elude la sorveglianza ?e si getta su Ratzinger, che stava per celebrare messa a San Pietro. Il papa cade per terra sulla navata. Grande paura ma nessun danno fisico.
La banca di Dio
Nel 2010 la procura di Roma inizia a indagare sullo Ior. Le inchieste in piedi sono tante. ?I pm hanno indagato l'ex presidente Ettore Gotti Tedeschi (che è stato estromesso dalla carica nel 2012) e il direttore Paolo Cipriani in merito alla movimentazione sospetta ?di 23 milioni di euro. Nel 2011 altre inchieste vengono aperte sui conti di alcuni preti. ?L'ultima, in ordine temporale, il coinvolgimento nell'inchiesta sul buco di Antonveneta.
Sua Sanità
Durante il pontificato Ratzinger ha dovuto anche sopportare il crac dell'ospedale ?San Raffaele, controllato da don Verzè. I tentativi di conquistare l'istituto da parte ?del Vaticano e costruire un polo sanitario con il Bambin Gesù, il Gemelli e l'Idi, altri due nosocomi a rischio fallimento, sono stati inutili.
Scandalo VatiLeaks
Nel maggio 2012 viene arrestato Paolo Gabriele, maggiordomo del papa: è accusato ?di aver trafugato e divulgato documenti riservati dall'appartamento del Sommo Pontefice. ?Da mesi i cosiddetti "corvi" inondavano le redazioni di lettere segrete e carte vaticane, che raccontavano indirettamente la feroce guerra per il potere che i cardinali combattevano dietro le mura d'Oltretevere. Gabriele è stato condannato in ottobre, il papa lo ha graziato lo scorso dicembre.
L'ira dei musulmani
Nel 2006 a Ratisbona, durante una lectio magistralis, Benedetto XVI cita una frase dell'imperatore bizantino Manuele il Paleologo sulla natura violenta della Guerra Santa ?e dell'Islam. Il mondo islamico insorge, Ratzinger è costretto alle scuse.
Scandalo pedofilia
All'inizio del pontificato sui giornali di tutto il mondo vengono alla luce soprusi da parte ?di preti e vescovi sui bambini. Episodi accaduti negli Stati Uniti e in Europa prima che Ratzinger diventasse papa. Nonostante questo, molti lo criticano per il suo silenzio, qualcuno invoca addirittura le dimissioni. A Sydney nel 2008 Benedetto XVI condanna ?i misfatti vergognosi.
Vescovi antisemiti
Nel 2009 Ratzinger decide - tra lo sconcerto dei cattolici progressisti, di revocare la scomunica a quattro vescovi ultraconservatori ordinati illegittimamente dall'arcivescovo francese Marcel Lefebvre. Uno di loro, Richard Williamson, aveva negato pubblicamente l'Olocausto e le camere a gas dei campi di sterminio nazisti.
Caso Boffo
Alla fine di agosto 2009 i primi sintomi della guerra in curia: "il Giornale" pubblica ?una velina contro Dino Boffo, direttore dell' "Avvenire" che aveva osato criticare Silvio Berlusconi. La velina è, per metà, un falso. Boffo, inviso al nuovo segretario ?di Stato Tarcisio Bertone, si dimette in settembre. Inizia la stagione dei veleni.
L'aggressione a San Pietro
Alla vigilia di Natale del 2009 una donna con problemi mentali elude la sorveglianza ?e si getta su Ratzinger, che stava per celebrare messa a San Pietro. Il papa cade per terra sulla navata. Grande paura ma nessun danno fisico.
La banca di Dio
Nel 2010 la procura di Roma inizia a indagare sullo Ior. Le inchieste in piedi sono tante. ?I pm hanno indagato l'ex presidente Ettore Gotti Tedeschi (che è stato estromesso dalla carica nel 2012) e il direttore Paolo Cipriani in merito alla movimentazione sospetta ?di 23 milioni di euro. Nel 2011 altre inchieste vengono aperte sui conti di alcuni preti. ?L'ultima, in ordine temporale, il coinvolgimento nell'inchiesta sul buco di Antonveneta.
Sua Sanità
Durante il pontificato Ratzinger ha dovuto anche sopportare il crac dell'ospedale ?San Raffaele, controllato da don Verzè. I tentativi di conquistare l'istituto da parte ?del Vaticano e costruire un polo sanitario con il Bambin Gesù, il Gemelli e l'Idi, altri due nosocomi a rischio fallimento, sono stati inutili.
Scandalo VatiLeaks
Nel maggio 2012 viene arrestato Paolo Gabriele, maggiordomo del papa: è accusato ?di aver trafugato e divulgato documenti riservati dall'appartamento del Sommo Pontefice. ?Da mesi i cosiddetti "corvi" inondavano le redazioni di lettere segrete e carte vaticane, che raccontavano indirettamente la feroce guerra per il potere che i cardinali combattevano dietro le mura d'Oltretevere. Gabriele è stato condannato in ottobre, il papa lo ha graziato lo scorso dicembre.
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