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Maroni premia l'uomo di Ligresti

Gian Valerio Lombardi, il prefetto che andava in vacanza a spese del costruttore e poi faceva sgomberare le aree per i suoi palazzi, sta per essere nominato commissario dell'Aler, il potente ente che gestisce le case popolari in Lombardia

Il governatore lombardo Roberto Maroni ha deciso di affidare l'Aler di Milano, che gestisce oltre 100 mila case popolari, all'ex prefetto Gian Valerio Lombardi.

Le altre undici strutture regionali dell'Aler sono state lottizzate: cinque a uomini della Lega, sei a figure designate dal Pdl.

Sorprende soprattutto la scelta di Lombardi, molto vicino a Silvio Berlusconi e che riceveva le Olgettine in prefettura. E che mentre rappresentava lo Stato andava in vacanza gratis nei villaggi extralusso di Salvatore Ligresti.

Classe 1946, Lombardi arriva a Milano come prefetto sbarcato nel lontano 2005, nella metropoli, quando in regione e in parlamento comandava il centrodestra.

Qui Lombardi si inserisce in una «consolidata rete di favori, amicizie, protezioni politiche e legami elettorali» che «ha reso possibili malversazioni, truffe e corruzioni»: lo hanno messo nero su bianco i magistrati milanesi titolari dell'inchiesta che fa ha portato all'arresto per corruzione di un dirigente comunale nominato dalla giunta Moratti. «Solo relazioni istituzionali», reagisce Lombardi.

Anche l'avvocato Stefano Lombardi, il figlio del prefetto, è stato per anni a libro paga dei Ligresti. Centinaia di migliaia di euro a titolo di legittimi compensi per incarichi professionali. Parcelle staccate sia dalle finanziarie di famiglia del patron Salvatore sia dalle società assicurative del gruppo Fonsai.

Ma non è solo questione di parcelle. I Lombardi erano di casa dai Ligresti. E viceversa. Le due famiglie si frequentavano abitualmente tra salotti e feste. E il quarantenne Stefano Lombardi vanta tra i suoi migliori amici i tre figli del patron Salvatore (Jonella, Gulia e Paolo), oltre al suo collega avvocato Geronimo La Russa, erede dell'ex ministro Ignazio, a sua volta stipendiato, nonché grande animatore della movida milanese.

Al matrimonio di Lombardi junior, tra i 600 invitati al sontuoso ricevimento nell'esclusiva Società del Giardino, i Ligresti erano tra gli ospiti d'onore, con il finanziere Francesco Micheli, pure lui a lungo legato al carro dei Ligresti, come testimone dello sposo.

Non poteva mancare all'appuntamento Paolo Berlusconi, un altro amico dei Lombardi che molti ricordano intrattenere gli invitati al cocktail in prefettura del 2 giugno, festa della Repubblica italiana, con giochi di prestigio e barzellette (un vizio di famiglia).

Del resto Lombardi è sempre stato un berlusconiano in servizio permanente effettivo. Una fede non nascosta, anzi esibita, con tanto di foto del caro leader del centrodestra sistemata in bella vista sulla scrivania, con buona pace dell'imparzialità dei servitori dello Stato.

La sua passione per Silvio ha però procurato al prefetto anche qualche grana. L'inchiesta su Silvio e Ruby svela che Lombardi, il 13 gennaio 2011, ha incontrato un'elegante ospite notturna dell'ex premier. La ballerina domenicana Maria Esther Garcia Polanco, che sognava la cittadinanza italiana, è stata ricevuta dal prefetto in persona, contattato «sul numero avuto da Berlusconi».

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