«Con quella faccia un po' così, quell'espressione un po' così, che avete voi che avete perso a Livorno». Beppe Grillo è uscito rinfrancato dal turno dei ballottaggi, non c’è dubbio. Il Pd avrà anche aumentato i comuni in cui governa, come ricordano i renziani in ogni intervista, ma Grillo ha vinto a Livorno, e questo all’ex comico basta. «Mangiafuoco si è svegliato dal letargo» commenta infatti, con non poco torto, Dario Ginefra, deputato Pd: «A Grillo basta incassare due ballottaggi per ritirare fuori il naso e parlare di virus inarrestabile».
«Ma quella faccia un po' così, quell'espressione un po' così, che avete voi che avete perso a Livorno, che comunisti più non siete, e che Gramsci rinnegate» posta sul suo blog Grillo, senza troppo curarsi della metrica, parafrasando Paolo Conte: «Con quella faccia un po' così, quell'espressione un po' così, che avete voi che avete perso a Livorno, che non morirà demitiana, né democristiana, e neppure renziana».
L’umore è evidentemente alto. E se in un altro post incita gli attivisti a «sostenere ogni giorno» i 17 europarlamentari che oggi sbarcano a Bruxelles, l’attenzione è soprattutto per i due sindaci, quello eletto a Civitavecchia, Antonio Cozzolino, eletto ai danni di Pietro Tidei, il potente candidato del Pd, chiamato in città «il faraone», e quello di Livorno, Filippo Nogarin.
Proprio per un commento su Nogarin, Grillo aveva già in mattinata avviato anche una nuova rubrica sul blog, “regista del giorno”. Il livornese Paolo Virzì è colpevole di aver detto che «per prendersi cura di una città malata non bastano gli slogan, le semplificazioni, bisogna farla funzionare. Non mi pare che Nogarin parli a tutta la città. Non sembra esserci da parte sua un progetto di governo della città».
E pazienza che Virzì avesse anche detto che «se la meritava, questa sconfitta, tutto il gruppo dirigente del Pd», non discostandosi troppo dai limiti che Grillo rinfaccia al Pd. «Molti miei amici che non sono grillini» ha ricostruito Virzì al temine del cerimonia di presentazione dei candidati ai David di Donatello 2014 al Quirinale «hanno votato il candidato del M5S. Hanno fatto questa scelta perché non erano soddisfatti della politica di Livorno. Chi ha governato la città negli ultimi anni, infatti, pensava di vivere di rendita».
E pazienza che Virzì avesse anche detto che «se la meritava, questa sconfitta, tutto il gruppo dirigente del Pd», non discostandosi troppo dai limiti che Grillo rinfaccia al Pd. «Molti miei amici che non sono grillini» ha ricostruito Virzì al temine del cerimonia di presentazione dei candidati ai David di Donatello 2014 al Quirinale «hanno votato il candidato del M5S. Hanno fatto questa scelta perché non erano soddisfatti della politica di Livorno. Chi ha governato la città negli ultimi anni, infatti, pensava di vivere di rendita».