Personaggi
Mario Adinolfi, nuovo guru degli ultra cattolici
Ha fondato un giornale "La Croce", vuole vietare la pillola abortiva e combatte la propaganda “transessuale”. Ora parla di «donne sottomesse» e si dice contrario all’uso dei preservativi. L’ex deputato Pd è il vero leader degli ultra cattolici
Abbiamo scritto in tanti a Tv2000 chiedendo di risparmiarci Luxuria opinionista. Alla tv dei vescovi ci hanno ascoltato. Non subiamo più.
— Mario Adinolfi (@marioadinolfi) 11 Novembre 2014
Ex parlamentare del Pd, di cui si definisce «fondatore» («Confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli. In premessa confesso. Ho le mie colpe. Ho contribuito a far nascere il principale partito della sinistra italiana», scrive su Tempi), Mario Adinolfi, passato da Matteo Renzi a Mario Monti e poi nuovamente a Matteo Renzi, è ormai leader degli ultra cattolici, uno che spiega come «quella delle sentinelle in piedi è una battaglia di sinistra».Ultimo blocco a La Gabbia ora in diretta a La7. Poi ci sentiamo domattina alle 6.30 a Radio 24 e alle 11 torno a La7. Non ne potete più?
— Mario Adinolfi (@marioadinolfi) 5 Ottobre 2014
Adinolfi gira per presentare il suo libro, ora in ristampa con una «versione aggiornata»: fa quasi una data al giorno. E si lamenta del fatto che alle presentazioni, spesso, ci sia fuori una camionetta delle forze dell’ordine, ché non sia mai che a qualcuno venisse in testa di contestare come succede alle sentinelle in piedi. Ha scelto un momento fortunato, Adinolfi, per riprendere il suo attivismo politico/religioso, abbandonando un po’, pare, la passione per il poker, diventata anche professione: il tempismo è perfetto, e lui si vanta di aver previsto l’attentato alla famiglia tradizionale e ai bei valori di una volta: portata avanti dalla Corte costituzionale più che dal governo. Il succo di “Voglio la mamma” è tutto qua.Su Rai3 in questo momento Franca Leosini avvia un'ora di ode al transessualismo. Un delirio di cui non si sentiva il bisogno. Insensatezze.
— Mario Adinolfi (@marioadinolfi) 4 Ottobre 2014
Adinolfi dice di difendere la Chiesa dalle strumentalizzazioni, e detesta chi tira Papa Bergoglio per la giacchetta. Non ha tutti i torti quando scrive che sono i giornali e gli editorialisti, progressisti ma cattolici, a leggere «aperture ai gay» lì dove non ci sono. Invita a leggere il Sinodo, Adinolfi, e non cosa si è scritto del Sinodo. Lo dice lui, che è «l'ultimo dei peccatori, un divorziato risposato che manco può fare la comunione e non aspetta certo da questo Sinodo un'amnistia per le proprie colpe»: «Non riuscirete a usare questo documento per dividerci, per dividere il popolo di Cristo».Floris e Rodotà sostengono che Papa Francesco ha aperto alle unioni gay. Fregnacce. Il Papa condanna la tentazione di scendere dalla Croce
— Mario Adinolfi (@marioadinolfi) 21 Ottobre 2014
Non apprezza Crozza, non sempre, almeno, Mario Adinolfi. Il comico è colpevole di aver impersonato Papa Bergoglio e di avergli fatto scacciare, dal Sinodo, le famiglie cattoliche fatte arrivare dai vescovi: «Famiglie cattoliche» ricostruisce Adinolfi, «che sostenevano la finalità procreativa della sessualità, che facevano pellegrinaggi a Santiago de Compostela o a Medjugorie, che addirittura praticavano la castità nel matrimonio». Il Crozza-Papa le scaccia e invoca «famiglie normali»: «Quelle come Gigi Buffon e Alena Seredova, dove Buffon lascia la Seredova per mettersi con Ilaria D'Amico». Non si fa.Venti minuti di Crozza prima contro le Sentinelle, poi si fa Papa e sfotte il Sinodo, le famiglie cattoliche e più o meno tutti i Cardinali.
— Mario Adinolfi (@marioadinolfi) 12 Ottobre 2014
Ma è invece un fan di Maccio Capatonda e del suo personaggio Mario, volto cult di Mtv. Tra i video di satira demenziale di Maccio Capatonda, Adinolfi ne ha pescato uno in cui il comico estremizza (e banalizza, in realtà) le motivazioni di chi ricorre alla fecondazione assistita, mettendo tutto insieme, dall’eterologa all’utero in affitto. Postato sui profili social di Adinolfi il video diventa un efficace strumento per la propaganda delle sentinelle in piedi: c’è la coppia di anziani che si meraviglia di non riuscire ad avere un figlio, c’è la mamma borghese che per non prendere peso ha fatto inseminare la colf, c’è l’imprenditore che al suo embrione, come fosse un vino pregiato, fa fare tre mesi in un utero italiano, poi tre mesi in un utero inglese, «così mi sa la lingua», e infine tre mesi in un utero negli Usa, «così mi nasce con la cittadinanza americana». È marchionniano, ovviamente («L'alternativa a Marchionne era la chiusura della Fiat» dice), ma è soprattutto uno juventino sfegatato.Sempre più efficace Garcia che si dice sicuro di vincere lo scudetto e sbaglia tutte le formazioni. Salutate la capolista, va, che è finita.
— Mario Adinolfi (@marioadinolfi) 1 Novembre 2014
Tollera gli insulti, non cancella i commenti sui social, è il primo a prendersi in giro per la sua stazza. Spesso hai quasi il sospetto che se le vada a cercare, perché Adinolfi è sempre dalla parte del torto. Un anno fa, nei giorni delle manifestazioni nella Terra dei fuochi, scrisse: «Si sono fatti devastare tacendo dalla camorra che ha interrato per anni rifiuti tossici, ora fanno le manifestazioni. Che popolo di merda». Più recentemente ha così commentato la carica alla manifestazione degli operai delle acciaierie di Terni:Il "non si ripeta" di Landini non mi piace. La Questura dice che volevano occupare stazione Termini. Se è vero hanno fatto bene a fermarli.
— Mario Adinolfi (@marioadinolfi) 30 Ottobre 2014
Persino sul caso Moncler, così che Giuliano Ferrara («Mi faccia vedere la Gabanelli le tecniche di aspirazione e frantumazione degli aborti di essere umani nella pancia delle donne e poi riparliamo delle oche», ha detto il direttore del Foglio), non patteggia né per i lavoratori pagati pochi euro l’ora, né - figurarsi - per le oche spennate: «Attaccare chi delocalizza è senza senso», dice l'ex fondatore del Pd.