Verrà dalla politica o dalla società civile? Non si sa. Sarà frutto di un’alleanza con Salvini? Forse. Di certo la Puglia diventa, ogni giorno di più, una specie di laboratorio del centrodestra in pieno big bang. Dunque, allo stato, Schittulli è il candidato di Fitto, Ncd-Ap, Fratelli d’Italia, vari altri partitini e liste civiche.
Forza Italia si fa da parte e guarda. E tutto torna dove era cominciato: se poco più di due mesi fa l’oncologo e presidente uscente della provincia di Bari aveva lasciato il suo appello a Berlusconi, “perché attendiamo l’adesione anche di Forza Italia”; oggi, in conferenza stampa, è tornato a ripetere più o meno le stesse parole: “La mia campagna elettorale riprende, con i partiti che si sono impegnati a partecipare. Mi auguro che nelle prossime ore anche il resto della coalizione di centrodestra, a cominciare da Forza Italia, si unisca”.
Ma quello che a febbraio era stato un inizio, adesso segna la fine dell’alleanza. Forza Italia infatti cambia strategia, e lo molla. “Abbiamo aspettato che Schittulli consumasse l’ultimo strappo, e l’ha fatto. Dunque invece di essere il candidato di tutto il centrodestra, è il candidato di Fitto”, dice ancora Vitali.

Un'offerta che l’ex governatore ha invece giudicato insufficiente e addirittura “provocatoria”. Tutto da rifare, dunque, per Forza Italia, che da domani, “a meno di accordi in extremis”, si metterà alla ricerca del suo candidato.
Ma grossi guai in vista pure per Fitto. Per adesso, l’europarlamentare fa trapelare che resterà comunque nel partito. Ma appoggiare con una propria lista un candidato diverso da quello che presenta il partito cui si è iscritti è un’operazione di alpinismo estremo, al limite dall’arrampicata sul vetro. Insomma, se il quadro resta questo, la sua uscita ufficiale da Forza Italia, in un modo o nell’altro, sembra ormai davvero alle porte.