Non solo Vincenzo De Luca, eletto governatore in Campania con il 41 percento delle preferenze e quasi un milione di voti. Ci sono pure
Alberico Gambino, che ha ottenuto oltre 10 mila voti proprio nella Salerno di De Luca, e
Luciano Passariello, entrambi di Fratelli d’Italia. Mentre
Sandrina Lonardo, ovvero lady Mastella, imputata per concussione a Napoli, non ce l’ha fatta a tornare in Regione malgrado 10.213 preferenze. Se serviva ad allontanare gli elettori, la lista degli “impresentabili” varata dalla commissione Antimafia pare non aver centrato granché il risultato. E non solo per il successo di De Luca. Senza contare il futuro presidente della Regione Campania, nel complesso -
ha calcolato IL VELINO - i candidati presenti nella black list hanno ottenuto oltre 45 mila voti. Messi tutti assieme, rappresentano il 2 per cento dei voti validi. E oltre al candidato di centrosinistra, eletto presidente, molti degli altri finiti nella black list sono risultati i più “amati”.
[[ge:rep-locali:espresso:285154733]]Come l’ex sindaco di Pagani,
Alberico Gambino, consigliere regionale uscente, arrestato e condannato a due anni e dieci mesi per violenza privata al termine di un processo dove era imputato di collusioni col clan camorristico Frezza-Petrosino. Accuse dalle quali Gambino è stato assolto ma nei suoi confronti pende un’inchiesta bis della Dda di Salerno, culminata in una nuova richiesta di arresto. Gambino è stato il più votato della provincia, con 10.568 preferenze. E proprio in questa circoscrizione il partito di Giorgia Meloni ha riportato il miglior risultato: 10,2 per cento, quasi il doppio della media regionale e a pochi decimali da Forza Italia.
Ha conquistato un seggio pure
Luciano Passariello (rinviato a giudizio per impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita), il più votato di Fratelli d’Italia a Napoli con 5.773 voti. Nonostante un numero di preferenze superiore, non ce l’ha fatta invece Fernando Errico, imputato per concussione e candidato con Ncd a Benevento: 6.967 persone hanno scritto il suo nome sulla scheda nella circoscrizione più fortunata per gli alfaniani (che in tutto ha ottenuto 9 mila voti, l’8,3 per cento). Sempre a Napoli altri 7.427 voti sono andati a Napoli
Antonio Ambrosio (decimo in classifica), che ha patteggiato due anni per concussione (reato dichiarato estinto) e in un altro procedimento è stato rinviato a giudizio per tentata concussione. Un altro migliaio di elettori partenopei (1.078) ha invece optato per Domenico Elefante di Centro democratico-Scelta civica, condannato in primo e secondo grado a Napoli per concussione a due anni e 8 mesi (reato prescritto).
Qualche centinaia voti invece per tutti gli altri: Sergio Nappi, candidato con la lista Caldoro presidente e rinviato a giudizio per truffa e peculato per la Rimborsopoli regionale, 2.116 voti; Raffaele Viscardi, Francesco Plaitano e Antonio Scalzone, coi Popolari per l’Italia, rispettivamente 877, 291, 56 e voti; Carmela Grimaldi (Campania in rete), 207 voti.