Bruxelles, i politici sciacalli subito in azione mentre si contano ancora i morti
Matteo Salvini che lancia un'iniziativa per "ripulire le nostre città", Maurizio Gasparri che parla di "ripulire i quartieri invasi da islamici" e Daniela Santanchè che si lamenta di un centro accoglienza a Milano. Così il centrodestra cavalca gli attentati
di Mauro Munafò
22 marzo 2016
La drammatica conta delle vittime degli attentati a Bruxelles non si è ancora chiusa, ma gli esponenti del centrodestra italiano non hanno perso tempo.
Sparate ad effetto, soluzioni lampo, dichiarazioni contro tutto e contro tutti buone per raccogliere like sui social network e qualche titolo sui telegiornali. Un format ben oliato e già sperimentato in diverse occasioni, come l'Espresso ha già scritto il 14 novembre scorso dopo gli attacchi alla città di Parigi. E, non a caso, i protagonisti di queste uscite sono sempre gli stessi.
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In prima fila nel lanciarsi sulla notizia è stato Matteo Salvini che, trovandosi a Bruxelles, è riuscito anche a farsi immortalare in diretta dalla trasmissione di Canale 5 Mattino 5, per cui ha realizzato un lungo collegamento dalla capitale belga. Passate poche ore dall'ospitata in tv, il leader della Lega Nord ha lanciato l'iniziativa web, con tanto di cartello: "Ripuliamo le nostre città" e l'hashtag #iononhopaura. Un'operazione di instant marketing accolta da migliaia di like e condivisioni dei suoi sostenitori.
E sempre tra le fila della Lega non mancano emuli del "capitano" come il capogrupo al Senato Gian Marco Centinaio che dichiara: "Nessun islamico che vive in Italia ha condannato la carneficina compiuta in Belgio (falso, più associazioni hanno ufficialmente condannato il gesto ndr) confermando così che l'Islam moderato non esiste. Renzi e la Boldrini condannino apertamente questo ignobile comportamento e dichiarino fuori legge le associazioni islamiche". O il deputato Maurizio Fugatti che chiede di "chiudere tutti i centri di aggregazione islamica, i centri culturali, le moschee".
gasparri-png Sulla stessa linea di pensiero si muove il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri che sulla sua pagina Facebook mette insieme immigrati, clandestini e terroristi: "Uccidono in nome dell'Islam. In Europa, in Asia, in Africa. E intanto Renzi porta in Italia altri clandestini a migliaia. Mentre dovremmo espellere chi minaccia la nostra libertà. Dobbiamo ripulire i quartieri invasi da islamici. Prendono i nostri passaporti, lavorano nelle nostre città , come Salah e i suoi familiari a Bruxelles, e in cambio ci sterminano. Basta con la retorica dell'integrazione. Perquisizioni, arresti, espulsioni in Europa. Radere al suolo lo Stato islamico".
santa-png Non manca all'appello neppure Daniela Santanchè, deputata di Forza Italia. Attraverso il suo profilo twitter e a pochi secondi dalla notizia, lancia la domanda: "Terrorismo islamico?". Una prudenza forse derivata dalla figuraccia fatta ai tempi della tragedia dell'aereo Germanwings, causata da un pilota tedesco di cui la "pitonessa" chiese su twitter "di che origini fosse". Più tardi Santanchè ha invece attaccato l'amministrazione di Milano per la scelta di allestire un centro di accoglienza nelle aree Expo, definendola "una caserma dell'Isis nel centro di Milano".
Schermata-2016-03-22-alle-14-25-54-png Sempre pronto su Twitter anche l'esponente della Destra Francesco Storace, che sul suo profilo prima twitta una vecchia prima pagina di Libero col titolo "Bastardi Islamici", e poi condivide i messaggi di tanti suoi follower. Tra questi: "Non esiste un islam moderato. O combattiamo o saremo sconfitti".