A Palazzo non gira anima viva, ma la macchina di Camera e Senato, già all’indomani del voto, ha ricominciato impercettibilmente a girare. Dopo tre mesi di pace, tra meno di due settimane arriveranno i nuovi. Così, a Montecitorio i motori sono pronti a rottamare la vecchia legislatura, e si stanno ultimando i preparativi per il «gran ballo dei principianti», cioè la calata dei neoeletti, come li chiama per i corridoi più di qualcuno con punta acidula - del resto è luogo che i poteri della politica li vede passare, ogni cinque anni al massimo.
La prima istruzione diramata ?dai vertici riguarda la cernita ?dei documenti dell’era Boldrini: quelli giudicati ormai inutili finiranno all’Archivio Storico di Palazzo, che ha richiesto se possibile di indicarne l’ingombro in metri lineari, quasi si trattasse di carta igienica in formato convenienza.
Seconda istruzione: reclutamento di personale per l’accoglienza alle “matricole”. Dal 19 al 27 marzo, infatti, senza sosta neppure il sabato ?e la domenica, i nuovi deputati si andranno a far spiegare le regole del gioco (indennità, diaria, trattenute, conto bancario, rimborsi di viaggi, benefits, procedure e votazioni).
A seguire, dal 9 aprile in poi, verranno spulciati da un team di tecnici i verbali delle elezioni per verificarne la correttezza e segnalare eventuali anomalie alla Giunta per le elezioni, che si formerà subito dopo la proclamazione del nuovo presidente. Saranno sei mesi di lavoro certosino, nella speranza, ironizzano, di non dover subito ricominciare da capo, se si dovesse tornare al voto.