Il sottosegretario conosce l'attore di Andria sin dai tempi dell'Unicef. L'ha presentato al futuro vicepremier al festival di Venezia, nel 2017. Il giorno del famoso: «Conosco tutti i suoi film»
Luigi Di Maio ha portato Lino Banfi all'Unesco, ma chi ha portato Banfi da Di Maio? Semplice: un fedelissimo, uno degli uomini chiave della sua ascesa. Dietro la mossa che ha fatto il giro dei social c'è infatti lo zampino di Vincenzo Spadafora. Il quarantaquattrenne sottosegretario con delega alle Pari opportunità, infatti, conosce Banfi da oltre un decennio, sin dai tempi dell'Unicef.
Se Spadafora bazzica l'Unicef italia da dopo il liceo, e ne è stato presidente tra il 2008 e il 2011, l'attore pugliese ne era ambasciatore sin dal lontano 2000. Si sono trovati, il legame non si è più interrotto: nel 2011, proprio Banfi è stato testimonial di punta della campagna unicef "Vogliamo zero". Nel 2012-2013 Spadafora, passato a fare il Garante per l'infanzia dopo la nomina in pieno regno berlusconiano, ha coinvolto Banfi – nella sua versione “nonno Libero” - in una campagna di comunicazione istituzionale con Geronimo Stilton.
È infine Spadafora a far conoscere i due, nell'estate 2017 quando – da poco esaurito il mandato di garante – il futuro onorevole Spadafora da Afragola aveva preso a scortare il futuro capo M5S da Pomigliano d'Arco per ogni dove, in modo da introdurre il giovane grillino in tutti i circoli che contano. Da Harvard a Venezia. Fu proprio durante il festival del Lido, il fatale incontro. Fatale e felice: «Conosco tutti i suoi film a memoria», ebbe a dire il futuro vicepremier. Di lì alla commissione Unesco, brevissimo il passo.