La staffetta delle Sardine parte dalla Sicilia: un viaggio per denunciare cosa non funziona
Il movimento parte per una iniziativa a tappe sull'Isola. Da oggi, sul sito dell'Espresso, ogni giorno una puntata de "Il Paese delle Sardine". Un diario di viaggio con in anteprima notizie, eventi, storie e retroscena delle Sardine che stanno contagiando le piazze
Si preparano, chiusi nel quartiere generale in vista dell'evento che si terrà domenica prossima a Bologna, ma sono lontani dall'Emilia Romagna, culla del movimento. Bisogna spostarsi in Sicilia per la prima “staffetta delle Sardine” che si terrà dal 15 al 25 gennaio. Un viaggio nell'isola, dove ogni tappa avrà un tema specifico. Tra gli organizzatori Massimiliano Perna, 40 anni, uno dei responsabili nazionali delle Sardine, prima ancora “giornalista freelance, attivista che da anni si occupa di diritti umani, ma anche di antimafia”. Racconta come è entrato a far parte del movimento: «Ho aderito perché da tempo credevo nella necessità di tornare nelle piazze e di ritrovare un confronto civile, spontaneo che mettesse da parte gli slogan e recuperasse la bellezza di approfondire nel mondo reale e non sui social».
Nel mondo reale che si muoverà l’iniziativa: «L'abbiamo chiamata staffetta, perché è un viaggio lungo tutta l'isola, passando attraverso le nove province. Porteremo con noi una "Sardina autostoppista", una sorta di fiaccola olimpica, partendo da Messina e arrivando a Palermo, dopo aver toccato molti comuni di ciascuna provincia».
Un viaggio che si unisce alla costruzione di una lista di priorità da affrontare, quasi un programma politico: «La necessità è denunciare il ritardo infrastrutturale della Sicilia e le questioni più urgenti, per questo motivo ogni tappa avrà un suo tema: il lavoro, il contrasto alla mafia, l’ambiente, il diritto alla salute, l’emigrazione e la solidarietà e l’accoglienza dei migranti».
Con la consapevolezza della realtà: «La Sicilia è una regione fondamentale per la storia di questo Paese. È stata troppo spesso sfruttata e violentata, storicamente, sia dal potere centrale sia dalla mafia e dai notabili locali, è rimasta indietro sul piano delle infrastrutture e sulle opportunità di lavoro e di crescita sostenibile. Ma è stata anche avanguardia culturale, avanguardia antimafiosa e anche oggi lo può essere».
Parte dalla Sicilia, lontano dall’Emilia, quella che sarà per tutte le Sardine la sfida nazionale del dopo 26 gennaio.