AGGIORNAMENTO 28 SETTEMBRE: La replica di Bettini e la nostra risposta
Goffredo di qua, Goffredo di là. E scusa Goffredo, come si ripara il governo? E perdona Goffredo, come si imbullona l’alleanza con i Cinque Stelle? E ti supplico Goffredo, pianifichi una strategia per il Campidoglio? E l’amico Walter Veltroni, il capo Nicola Zingaretti, la maratona per il Quirinale, le spoglie della sinistra.
Goffredo Bettini deve pur campare. Aristocratico e comunista fu, ma deve pur campare davvero. E s’è accorto, Goffredo, che i due parchi vitalizi e le due esili pensioni non rendono onore al blasone politico. Si tratta di cifre lorde: 3.964 euro al mese per la carriera di parlamentare; 2.767 al mese per l’avventura in consiglio regionale del Lazio; 2.388 al mese per due distinti assegni dell’Inps.
Non ha corretto questo desolante scenario esistenziale la nomina nel consiglio di amministrazione dell’Istituto Luce Cinecittà - società controllata dal Tesoro - a opera del valido Dario Franceschini, ministro dei Beni Culturali. Cinecittà soddisfa la cinefilia di Goffredo, ma il gettone di presenza di circa 14.000 euro annui è più deludente di “Alex l’ariete” che non consacrò Alberto Tomba al cinema.
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Perciò Bettini ambisce con maniere bettiniane - piano, piano, lento, lento, sussurrante - alla carica più munifica di amministratore delegato e presidente (120.000 euro annui), occupata soltanto da un trimestre da Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Teche e tra i principali candidati per la guida Rai Fiction poiché assai stimata da Franceschini e dal ministro Roberto Gualtieri (Tesoro).
Rimossa Ammirati da Cinecittà per incompatibilità, il consigliere Bettini ne sarebbe il naturale successore, soprattutto perché Franceschini ha sempre bisogno di una brillante intuizione del caro Goffredo. Per sé stesso, fra Quirinale, Palazzo Chigi e segreteria Pd; per la moglie Michela Di Biase, consigliere regionale con il miraggio di governare Roma dopo Virginia Raggi.
Bettini ha ragione ancora. Non si vive di sola politica, però la politica aiuta a vivere.