Il caso
Arrestato il sindaco leghista di Foggia: per lui accuse di concussione e tentata corruzione
Il primo cittadino dimissionario Franco Landella è ora ai domiciliari. Altre quattro persone, tra cui la moglie, coinvolte nell’operazione
Il sindaco dimissionario di Foggia ed esponente della lega Franco Landella è stato arrestato e messo ai domiciliari dagli agenti della squadra mobile. Contro di lui sono state avanzate accuse di corruzione e tentata concussione nei riguardi di un imprenditore del settore della pubblica illuminazione.
Landella era sindaco della città dal 2014, eletto nelle liste di Forza Italia, con cui era stato riconfermato nel 2019. In polemica con il suo partito che ha negato la candidatura alla cognata in occasione delle regionali in Puglia, Landella aveva lasciato i forzisti per passare alla Lega di Salvini nel 2020. Il 4 maggio scorso ha invece annunciato le proprie dimissioni in seguito alla prima ondata di arresti che ha coinvolto la politica foggiana.
Nell'ambito delle stesse indagini sono state arrestate e poste ai domiciliari altre quattro persone, sempre con accuse di corruzione. Si tratta dei consiglieri comunali di maggioranza Antonio Capotosto (già arrestato il 30 aprile per altri reati) e Dario Iacovangelo; oltre a un imprenditore edile.
Coinvolta nell’operazione anche la moglie di Landella, Iolanda Di Donna, ex dipendente del Comune di Foggia che è stata in servizio fino a due settimane fa presso l'ufficio di gabinetto del sindaco. Per lei è partita la sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio.
Nell'inchiesta è coinvolto anche l'ex presidente del Consiglio comunale, Leonardo Iaccarino che si trova già agli arresti domiciliari dal 30 aprile per corruzione, tentata induzione indebita e peculato.