«Il Pd ha bisogno di uno scossone forte. Di un cambiamento radicale. Altrimenti va a morire. Per questo sto con Elly Schlein». Nell’intervista esclusiva a L’Espresso (in edicola sabato e già online) Ugo Sposetti, ultimo tesoriere dei Ds e amministratore dei beni del Pci, prende per la prima volta posizione sulle primarie democratiche.
E a sorpresa, «nonostante la mia storia possa sembrare lontana», si schiera con la ex vice presidente dell'Emilia Romagna, deputata del Pd. «Perché Schlein fa paura ai dirigenti del Pd? Magari vorrebbero che si facessero gli stessi accordi di sempre», dice. Prima di infilzare una spietata carrellata delle ultime mosse del suo partito: «Dovevamo fare il campo largo, abbiamo fatto il campo profughi. Per non parlare dell’agenda Draghi E ormai siamo all'8 settembre. Senza una idea da tempo».
Sposetti boccia l'opzione Stefano Bonaccini: «Sono tutte cose già viste. Facciamole studiare agli storici. Bonaccini è un bravo compagno, un bravo amministratore, dove è stato ha fatto sempre bene. Ma fare due mestieri in politica è sempre complicato». Definisce incomprensibile la scelta di Gianni Cuperlo: «Perché si è candidato? Non lo so. L'ho chiamato per gli auguri di Natale, sempre grande affetto ma non ho chiesto niente e lui onestamente non mi ha detto nulla».