E poi le lezioni di politica di Alessandro Di Battista, la pace nel mondo di Matteo Salvini e la Z di Vito Petrocelli. Abbiamo raccolto le peggiori sparate della settimana: leggetele tutte

Le lezioni del Dibba, il fiuto elettorale di Mario Adinolfi, Silvio Berlusconi erede politico di Berlinguer, la Z filorussa del senatore Petrocelli, Alessandro Orsini culturalmente (e mediaticamente) “dominante” e Matteo Salvini con l'obiettivo “pace nel mondo” (con Putin e Le Pen, era il 2017), Giorgia Meloni ed il complottismo in Fratelli d'Italia, spiegato bene. L'incredibile combo tra guerra in Ucraina, Festa della Liberazione, elezioni in Francia e Orban in Vaticano, ha generato una quantità di delirio istituzionale più psicotropo del solito: lo abbiamo raccolto qui per voi nel consueto Stupidario. A chi spetta lo scettro?

 

Il dominio di Orsini
“No Giletti, non mi riconosco molto nell’immagine di un eretico al rogo. Questa immagine indica debolezza, a volte gli eretici chiedevano pietà. Mentre io mi sento un combattente nel mondo della cultura: io ho sconfitto tutti i miei nemici. Magari alla fine perderò, ma in questo momento io sono assolutamente dominante”
(Il professore Alessandro Orsini a Non è l'arena, su La7 – 24 aprile)

 

Imperdibile
Di Battista prof. di Comunicazione politica: tre ore di corso a 39 euro per “imparare le strategie per la campagna elettorale”
(Repubblica.it – 21 aprile)

 

L'unico
“L'ho sempre pensato: dopo Moro, Berlinguer e Craxi, l’unico uomo politico di grande livello che l'Italia abbia avuto è Silvio Berlusconi”
(Piero Sansonetti, direttore del Riformista, a Controcorrente su Rete 4 – 9 aprile)

 

Z
“Per domani buona festa della LiberaZione…”
(Vito Petrocelli, Presidente della Commissione Affari Esteri al Senato e parlamentare 5 Stelle, in uscita – 24 aprile)

 

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Signora!
Vauro attacca Mattarella in diretta tv: “Non è più il garante della Costituzione”. Una manifestante al corteo: “Ma non dire cretinate!”
(RepTv / La7 – 26 aprile)

 

Il vicepresidente del Senato…
“Ci siamo liberati della Liberazione”
(Ignazio La Russa, esponente di spicco di Fdi, intervistato da Libero – 26 aprile)

 

Ripeta insieme a noi: Liberazione, dell'Italia, dal nazifascismo
“La libertà non è un ricordo, è una battaglia quotidiana. Difendere la libertà significa battersi, oggi, affinché nessuno venga tenuto ai margini della società per delle restrizioni illogiche. Significa difendere, oggi, la sovranità delle nazioni e dei popoli. Viva la libertà, ora”
(Giorgia Meloni su Twitter, nel giorno della Festa della Liberazione – 25 aprile)

 

Il fiuto di Adinolfi
“Ricordo quando tutti erano assolutamente certi della sconfitta di Trump contro la Clinton, con tanto di polpette avvelenate servite al candidato repubblicano nell’ultima settimana. Accade lo stesso a Le Pen. Tutti dicono Macron, io guardo ai numeri e dico che domenica vince lei”
“Arrivano i risultati dai Territori d’Oltremare. In Guyana: (…) Al ballottaggio 2017 Macron aveva stradominato. Io ve lo dico da due settimane che arriva il sorpresone”
(Mario Adinolfi, leader del Popolo della Famiglia, su Twitter. Macron rieletto con il 58% dei voti – 19 aprile e 24 aprile)

 

Indimenticabile
“Ai fessi che prendono in giro Salvini ricordo che lui con largo anticipo ha puntato su Putin, Trump e Le Pen. E voi, geni della geopolitica?”
(Claudio Borghi, oggi parlamentare leghista, su Twitter – 11 novembre 2016)

 

Per la storia
“Putin e Marine Le Pen sono due tra i migliori statisti in circolazione”; “Con Trump, Marine Le Pen e Putin stiamo scrivendo una pagina di storia”; “Spero che Trump, Putin, Marine Le Pen e un domani il sottoscritto Matteo Salvini possano fare qualcosa di utile per la democrazia e la pace nel mondo”
(Matteo Salvini tra il 2015 e il 2017, Ansa)

 

Noti porta sfiga
“Tifo con tutto me stesso Marine Le Pen”; “Ho speranza (che Macron perda, ndr) perché in suo favore si sono espressi due noti porta sfiga come Obama e Renzi, se lo ha saputo si sarà toccato”
(Matteo Salvini nel maggio 2017, Ansa. Per Macron, due vittorie su due contro Le Pen)

 

Sorrideva sempre
“Sola contro tutti, coerente e sorridente, hai raccolto il voto di 13 milioni di Francesi, una percentuale mai vista in passato. Avanti insieme, per un’Europa fondata su lavoro, famiglia, sicurezza, diritti e sulla libertà. #presidentielles2022”
(Matteo Salvini su Twitter – 24 aprile)

 

Centrodestra unito
Giorgia Meloni: “Non sento Salvini da tre mesi”
(Repubblica.it – 22 aprile)

 

La vendetta di Piero
Claudio Borghi, parlamentare della Lega, allusivo: “ATTENZIONE!!!”. In allegato il seguente tweet di Piero Fassino: “#Macron è il candidato più credibile. L'unico con un progetto capace di unire i francesi e di spendere la forza della Francia per una Europa più coesa e più unita”. Due settimane dopo, con la vittoria di Macron, il diabolico RT del deputato dem: “Claudio, dicevi?”
(24 aprile)

 

I 5 Stelle e l'amore per Macron (non ce la faccio)
“Complimenti a @EmmanuelMacron per la sua rielezione! In un momento così delicato a livello internazionale la sua figura è una garanzia per l'intera regione europea. Il popolo francese con grande saggezza ha confermato la direzione in cui desidera andare”
(Paola Taverna, vicepresidente M5S del Senato, su Twitter – 24 aprile)

 

Non nominategli la destra
“Congratulazioni e buon lavoro al Presidente @EmmanuelMacron per la riconferma alla guida della Francia. Le sfide sono molteplici ed è importante che non abbia vinto una destra di ispirazione xenofoba, che specula sui problemi senza essere capace di offrire soluzioni adeguate”
(Giuseppe Conte, leader 5 Stelle, su Twitter – 24 aprile)

 

Ma poche ore prima del voto…
Francia, Giuseppe Conte: “Tra Macron e Le Pen? Rappresento un partito politico italiano, non posso dare indicazioni di voto. Alcune questioni della Le Pen vanno affrontate”. La conduttrice Lilli Gruber: “Poco chiaro, totalmente ambiguo”
(Otto e mezzo, La7 – 20 aprile)

 

Come diceva Sibilia
“Come dicevo due settimane fa, bene che abbia vinto Macron. Ora proseguiamo con politiche comuni Ue, sul conflitto in Ucraina e sul piano energetico”
(Carlo Sibilia, sottosegretario 5 Stelle, su Twitter – 26 aprile)

 

Chiedete scusa a Orban
“Chiedete scusa a Orban! Orban vince sempre, oggi l’ho incontrato, abbracciato, ringraziato!”; “Vince Orban, piangete pure, il popolo ungherese lo vota convinto e liberamente, bene così”
(Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, su Rai 2 e Twitter – 4 aprile)

 

Salvini, il Papa e Orban /1
“Ho incontrato il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán, che oggi ha ricevuto la benedizione del Santo Padre. Abbiamo parlato di pace, economia, sostegni per famiglie e imprese, lotta all’immigrazione clandestina, difesa degli interessi italiani e ungheresi”
(Matteo Salvini su Twitter – 21 aprile)

 

Salvini, il Papa e Orban /2
Salvini vede Orban: “Incontro inopportuno? Non scherziamo, ha visto pure il Papa”
(Adnkronos – 21 aprile)

 

Certificazioni
“Proficuo incontro con Viktor #Orban. Ricevere da lui i complimenti per le battaglie a difesa della famiglia e dei bambini contro le ideologie mi ha davvero onorato. Grazie presidente!”
(Simone Pillon, senatore della Lega – 21 aprile)

 

Eredità morale
“Con Assunta Almirante scompare una testimone di rilievo dell’eredità morale e politica del marito Giorgio Almirante e del Movimento Sociale Italiano. Una donna dalla grande intelligenza e lucidità, rispettata anche dagli avversari politici. Un pensiero alla famiglia”
(Il tweet del presidente di Italia Viva, Ettore Rosato, poi cancellato: “Mi è uscito male” – 26 aprile)

 

Stupidario
Il delirio di Sofia Goggia (e di chi la difende) e la 5 Stelle pro Mussolini: il peggio della settimana
20/4/2022

Come nelle dittature
“Se mettiamo a confronto i principali quotidiani russi, con i principali quotidiani italiani – così la finiamo con questa ipocrisia – vedrete che la propaganda è la stessa. Per quello che vedo io, il livello di propaganda non è affatto inferiore alle dittature”
(Alessandro Orsini a Carta Bianca, su Rai 3 – 26 aprile)

 

Pedagogia orsiniana
“Io perseguo un progetto pedagogico”; “La mia frase ha un contenuto logico-strategico”; “Io sto perseguendo un obiettivo culturale”
(Alessandro Orsini a Non è l'arena, su La7, varie – 24 aprile)

 

Blackout
L’acciaieria-bunker di Mariupol come il gioco da tavolo Blackout: figuraccia in tv a Porta a Porta, Piazza Pulita e Controcorrente
(Il Riformista – 22 aprile)

 

Era così semplice
“Chiudiamo la guerra cedendo il Donbass alla Russia”. La fronda M5S-Lega pronta a mutilare l'Ucraina
(Repubblica.it – 20 aprile)

 

Lo sceriffo
Ucraina, lo scivolone di Vincenzo De Luca: “Abbiamo sostenuto che in Ucraina si sta difendendo la democrazia contro l’autocrazia e la dittatura. Questo è falso”
(Corriere.it sul governatore dem – 23 aprile)

 

È tornato
“Non abbiamo mai accettato un provvedimento che restringesse la libertà dei nostri contadini”, così Silvio Berlusconi (che forse intendeva la parola cittadini) nel corso del suo intervento all'evento “Il Futuro dell’Italia”
(@sole24ore, Twitter – 10 aprile)

 

Il traffico
La domanda è d’obbligo. Il programma di Francesca Donato, candidata sindaco di Palermo. “Sicuramente i problemi più sentiti a Palermo sono quelli che riguardano i rifiuti e la viabilità”.
Aveva ragione l’avvocato di Johnny Stecchino allora. Il traffico piaga della Sicilia…
(Francesca Donato, eurodeputata, ex Lega, intervistata da La Verità – 25 aprile)

 

Complottisti perché
Come mai gli elettori di Fdi sono i più complottisti?
“Chi sceglie Fratelli d’Italia fa una scelta di cuore e di cervello, più che di pancia. Il nostro è un elettorato molto maturo, dotato di spirito critico e che diffida dall’informazione mainstream…”
(Giorgia Meloni, leader Fdi, intervistata da Libero – 25 aprile)

 

Brividi
Condizionatori mai sotto i 25 gradi, il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulé (Forza Italia): “Ogni goccia di sudore in più versata questa estate sarà una goccia di sangue in meno risparmiata al popolo ucraino”
(La7.it – 20 aprile)

 

Stupidario
I sondaggi di Daniela Santanchè e i comizi di Povia: il peggio della settimana
13/4/2022

Le battaglie di Gasparri
“Solidarietà alla Regina Elisabetta #QueenElizabeth che deve sopportare nipoti ridicoli con contratto #Netflix, povera Regina. #Harry #Meghan ovvero più denaro meno dignità”
(Maurizio Gasparri su Twitter – 17 aprile)

 

Le battaglie di Borghi
“Passando da una cuffia agli auricolari la qualità della vita NON è migliorata. Costano uno sproposito, si sente peggio e si perdono che è una bellezza. Ma probabilmente puntavano proprio al fatto di renderle facili da perdere”
(Claudio Borghi, deputato della Lega, su Twitter – 25 aprile)

 

Sex-symbol
“Matteo, ti saresti mai immaginato di diventare un sex-symbol? Prima, quando sei arrivato nei camerini, c’erano le bravissime costumiste e truccatrici Rai che mi hanno detto, ammazza oh, ma Bassetti è figo!”
(Nunzia De Girolamo intervista l'infettivologo Matteo Bassetti, a Ciao Maschio su Rai 2 – 16 aprile)