Le risposte ai nostri quesiti di Marco Lombardo, Candidato al Senato nel collegio uninominale di Bologna per la lista Azione - Italia Viva – Calenda
1 - Quali sono le due proposte irrinunciabili dell’agenda della sua coalizione da affrontare in Parlamento come prioritarie?
«L’indipendenza energetica del nostro Paese con la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, in conformità con la tassonomia green già approvata dall’UE: l’unico modo per abbattere il caro-bollette in modo strutturale, liberandosi dal ricatto geopolitico dei paesi fornitori di gas. E poi l’investimento pubblico nella sanità e nella scuola, con la riduzione della disparità tra Nord e Sud del Paese».
2 – Cosa ha fatto di concreto nel territorio nel quale è candidato?
«Ho fatto l’assessore al lavoro ed all’economia del Comune di Bologna. Grazie al dialogo sociale con le rappresentanze del mondo delle imprese e del mondo del lavoro ho scritto la prima carta dei diritti dei lavoratori digitali (la “Carta dei rider”), ho portato nel 2020 (fonte ISTAT) il tasso di disoccupazione al 3,3% (tra i più bassi d’Europa) ed il tasso di occupazione femminile al 68% (il più alto d’Italia)».
3 – Se sarà eletto o eletta, come pensa di costruire e mantenere un dialogo continuo con il proprio territorio di elezione? Quanti giorni, ore, settimane dedicherà al proprio territorio? In che modo relazionerà sull’attività svolta? In quali luoghi?
«I cittadini possono essere sicuri che ci sarò anche dopo il giorno delle elezioni. Sia che venga eletto nel territorio di Bologna (dove sono candidato nel collegio uninominale del Senato), nel quale vivo e lavoro, sia che venga eletto nel collegio di Milano (dove sono candidato nel collegio plurinominale del Senato). Tutti i giorni in cui non sarò a Roma nell’adempimento del mio ruolo istituzionale li dedicherò al territorio. Sin da quando sono stato eletto nelle istituzioni locali ho sempre rendicontato la mia attività svolta. Sia con incontri pubblici di confronto ed ascolto con la cittadinanza, sia attraverso i miei profili social ed il mio sito personale, con una rendicontazione continuata delle mie attività e l’invio periodico di newsletter».
4 – Chi sono i finanziatori della sua attività politica?
«La mia campagna è finanziata attraverso il crowdfunding e momenti di autofinanziamento. Meglio ricevere poco da tanti, che tanto da pochi».
5 – In che modo si impegna a rimanere libero da interessi e condizionamenti?
«La trasparenza per me non è solo un adempimento formale: è garanzia della mia libertà ed indipendenza e proiezione del principio di uguaglianza».