Le risposte ai nostri quesiti di Katia Piccardo, sindaca di Rossiglione e candidata alla Camera dei Deputati alle prossime elezioni politiche per la coalizione di centrosinistra nel collegio uninominale di Genova Ponente (Liguria 02).

 

1 – Quali sono le due proposte irrinunciabili dell’agenda della sua coalizione da affrontare in Parlamento come prioritarie?
«
Lotta al caro energia e al caro vita a sostegno di famiglie, imprese, attività economiche e produttive. E lavoro per un'occupazione che deve crescere ed essere sempre meno precaria e sempre più sicura. La mia grande attenzione andrà naturalmente anche alle tematiche della difesa del suolo passando attraverso la lotta al dissesto idrogeologico, al rispetto per l'ambiente e la battaglia per migliori infrastrutture e i trasporti».


2 – Se sarà eletto o eletta, come pensa di costruire e mantenere un dialogo continuo con il proprio territorio di elezione? Quanti giorni, ore, settimane dedicherà al proprio territorio? In che modo relazionerà sull’attività svolta? In quali luoghi?
«Il legame sarà quotidiano visto che sono sindaca di un comune della Liguria che fa parte del mio collegio, Rossiglione, e conosco molto bene il territorio nel quale sono stata candidata. Dedicherò al mio territorio tutti i giorni della settimana, come ho sempre fatto nel mio ruolo di sindaca. Relazionerò sulla mia attività svolta a Roma in tutti i modi possibili: dagli incontri privati alle assemblee pubbliche, dai social ai mezzi di informazione tradizionali. In tutti i luoghi possibili. Aprirò, come già fatto nella mia attività da sindaca, alcuni canali social che dedicherò ai cittadini che vorranno contattarmi liberamente e quotidianamente. Mi impegnerò a dare risposte serie e tempestive. La capacità di ascolto è l'ingrediente principale per chi ci mette la faccia ogni giorno e battaglia in primissima linea come fanno quotidianamente i sindaci».


3 – Cosa ha fatto di concreto nel territorio nel quale è candidato?
«Sono da otto anni sindaca di Rossiglione, comune dell'entroterra genovese. Ho condotto numerose battaglie per la difesa del territorio e per strappare migliori prospettive di sviluppo per la comunità. In primis mi sono impegnata contro il dissesto idrogeologico, per la viabilità e le infrastrutture, per cercare di migliorare la capacità di ascolto e di intervento in ambito di disagio sociale e di fragilità economica. Durante l'emergenza sanitaria siamo stati letteralmente in trincea: questo sottolinea ancora una volta quanto sia preziosa la sanità pubblica, il presidio della medicina e dei servizi sociali territoriali a cui non dobbiamo e non vogliamo rinunciare».


4 – Chi sono i finanziatori della sua attività politica?
«A differenza di altri big della politica, ho potuto contare solo sull'aiuto di una rete di amici e concittadini che credono fortemente in me e sul sostegno di un vecchio sindaco che è stato un vero e proprio maestro di vita».


5 – In che modo si impegna a rimanere libero o libera da interessi e condizionamenti?
«Agirò come ho sempre fatto sino ad ora nel mio ruolo di sindaco. Rispettando la legge, senza mai scendere a compromessi e operando unicamente per il bene della mia comunità. Come ho fatto in questi otto anni da sindaca cercherò di anteporre sempre il benessere della collettività e quindi gli interessi collegiali all'individualismo del singolo. Dandomi questo metodo di lavoro sono certa che non ci sarà mai alcuna contaminazione da parte di condizionamenti esterni. Continuerò a tenere la schiena dritta come fatto in tutti questi anni di cammino e di esperienza nella pubblica amministrazione».

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