I simboli sono chiari e sempre quelli: il tricolore, Gabriele D’Annunzio, l’inno di Mameli. Raccontano una storia comune, quasi sempre. Dipende da chi li declina. Nella sala stampa della Camera dei deputati, in presenza della sottosegretaria all'Istruzione Paola Frassinetti di Fratelli d'Italia e della capogruppo in commissione Difesa, la meloniana Paola Maria Chiesa, ci ha pensato Ferrogallico, casa editrice legata a Forza Nuova, guidata da Marco Giuseppe Carucci, condannato in secondo grado per avere fatto il saluto romano durante una commemorazione di Sergio Ramelli.
Ci sono simboli e nemici da cui difendersi: «i sostenitori della cancel culture omologante e globalista», sottolinea la deputata Chiesa nell’introdurre il libro di Umberto Maiorca “Patria. I simboli d'Italia”. La casa editrice, che prende nome dall’inchiostro nero ricavato dalla galla di quercia utilizzato fin dall’epoca romana, è stata fondata nel 2017 da cinque soci. Tre di chiara matrice: il cantautore fascista e scrittore Federico Goglio, nome d’arte Skoll, Alfredo Durantini, segretario provinciale di Forza Nuova Milano e il già citato Carucci di Forza Nuova che è stato responsabile della comunicazione, così tanto appassionato di editoria che nel 2015 proposte un falò dei libri della casa editrice, Lo Stampatello, rea di aver pubblicato diversi albi illustrati anche da Altan che raccontano i tanti diversi tipi di famiglie che esistono al mondo: famiglie monogenitoriali, omosessuali, separate, ricomposte, allargate, formate, con bambini adottivi o affidatari. Ferrogallico è anche unita da un «accordo di collaborazione» a un’altra casa editrice, Altaforte, che è espressione di Casapound e in particolare del suo esponente Francesco Polacchi, pregiudicato per violenze come alcuni dei suoi autori, e anche proprietario del marchio di moda Pivert, nonché editore del Primato Nazionale, la testata dei “fascisti del terzo millennio”.
Non è la prima volta che Ferrogallico entra nelle stanze del Parlamento italiano, in contrasto alla Costituzione antifascista. Già il 27 aprile 2017 qui presentò il libro "Sergio Ramelli, quando uccidere un fascista non era reato". Data non casuale: anniversario dell'omicidio del giovane nel 1975 dal servizio d’ordine di Avanguardia operaia. A inaugurare la presentazione l'attuale presidente del Senato Ignazio La Russa, mentre a presentare l’opera c'erano i due imprenditori di Forza Nuova, Carucci e Goglio, con la disegnatrice Paola Ramella. L'anno successivo Ferrogallico occupo la sala della Regina di Montecitorio sempre grazie a Fratelli d'Italia per presentare "Foibe rosse. Norma Cossetto, storia di un’italiana" tra errori storici e sbianchettature. Il libro fu regalato nel 2019 agli studenti e alle studentesse del Veneto dall'assessora all'istruzione Elena Donazzan. E l'allora consigliera comunale di Pavia, Chiesa, oggi capogruppo di Fdi in commissione difesa, nel 2021 dichiarò orgogliosamente di aver donato personalmente una copia del libro-fumetto a tutte le scuole medie e superiori di Pavia, «chiedendo ai dirigenti scolastici di invitare i ragazzi a leggere il fumetto che sarà presente nelle biblioteche degli istituti».