Politica
Elly Schlein: «La carta Dedicata a Te insulta la dignità delle persone e non cambierà la vita di chi è in difficoltà»
Il bonus presentato dal governo è destinato solo a nuclei familiari di tre persone con Isee fino a 15 mila euro: esclusi anziani che vivono soli e percettori del reddito di cittadinanza
Il governo ha trovato la soluzione al problema del caro vita. Un euro al giorno, una manciata di spiccioli, «un’elemosina» ripetono dall’opposizione. «Una cifra che insulta la dignità delle persone e non cambierà la vita di nessuna famiglia in difficoltà», spiega la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein.
Ecco la social card, il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida la esibisce fiero insieme a il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti e alla ministra del Lavoro, Elvira Calderone. Una specie di carta di credito, c’è anche il logo Mastercard, distribuita da Poste italiane. Restano oscure le motivazioni del perché serva una card, considerato che la somma verrà erogata una tantum e con un contributo unico di 382,50 euro per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità. «Dedicata a te» si rivolgerà a una platea potenziale di «1,3 milioni di famiglie».
Ma attenzione: il contributo sarà destinato a persone con Isee fino a 15mila euro ma ad esclusione di tutti quei nuclei famigliari che percepiscono il reddito di cittadinanza, il reddito di inclusione o uno dei sussidi di disoccupazione fra cui Naspi e Cig (anche se è solo un componente a riceverlo).
«Giorgia Meloni smantella l’unico strumento di protezione sociale, il reddito di cittadinanza, con una mano e poi offre una mancetta con l’altra, una cifra che insulta la dignità delle persone e non cambierà la vita di nessuna famiglia in difficoltà» sottolinea Schlein che fa i conti alla soluzione del Governo. «I 382 euro della carta per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità corrispondono a circa 30 euro al mese, meno di un euro al giorno. E andranno solo a nuclei familiari di tre persone con Isee fino a 15 mila euro, lasciando fuori le persone anziane che vivono da sole e tutti i percettori del reddito di cittadinanza. È una misura che esclude i comuni e i servizi sociali che invece conoscono le situazioni più critiche sul territorio». Si potranno acquistare solo beni alimentari di prima necessità (non gli alcolici), elencati in un allegato, al cui interno figurano carne, pesce, latte, pane, frutta, verdura e caffè.
Il governo userà 500 milioni per finanziare il bonus a tempo. E proprio il tempo dipenderà dall’andamento dell’inflazione, come ha confermato il ministro Giorgetti. A dicembre quella «headline» potrebbe essere più bassa del 6,4% di giugno. Ma sarà necessario vedere quella «di fondo», cioè al netto degli energetici e degli alimentari freschi: +5,6% a giugno. Se persisterà allora al governo toccherà trovare altre risorse per mantenere in vita la misura.
Il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ricorda che il governo: «Ha messo pure in campo una delega fiscale che non redistribuisce affatto la ricchezza, anzi strizza l'occhio agli evasori. Ma cosa aspettarsi da un governo la cui leader ha definito il fisco un pizzo di Stato?», continua il parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra. «Servirebbe tutt'altro, perché non è accettabile che il 5% degli italiani detenga da solo il 40% della ricchezza nazionale. Di fronte a un tale livello di diseguaglianza serve una riforma dell'imposizione patrimoniale che elimini quelle esistenti e regressive come l'Imu sulla seconda casa e l'imposta di bollo, e ne introduca una unica con aliquote fortemente progressive sulle grandi ricchezze. Si tratta di rimettere al centro l'interesse generale prima di quello particolare».
«Questo è il governo “una tantum”» spiega la vice capogruppo del M5S alla Camera, Vittoria Baldino, «Dopo aver smantellato il RdC, Meloni & co. pensano di lavarsi la coscienza con 380 euro una tantum (in pratica 1euro al giorno) escludendo single, coppie e anziani».
«È un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà», replica Walter Rizzetto, presidente della commissione Lavoro della Camera (Fdi). «Le previsioni di un incremento dei prezzi pari al 6% ci confermano che l’allerta deve restare alta e il welfare deve tendere la mano ai cittadini economicamente più fragili», ha aggiunto la vice ministra del Lavoro, Maria Teresa Bellucci. I beneficiari a partire dal 18 luglio, saranno contattati dai comuni per la comunicazione delle indicazioni per il ritiro delle carte presso gli Uffici postali. Potranno così ricevere il bonus pari a trentadue euro al mese, l’equivalente di un caffè al giorno. Sarà così che ripartiranno i consumi.