Personaggi

Il ritorno di Danilo Calvani, l'ex leader dei Forconi riciclato a bordo di un trattore

di Simone Alliva   6 febbraio 2024

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Lo avevamo lasciato mentre andava ai comizi con il Jaguar: ora torna a bordo dei mezzi agricoli. In questi dieci anni ha continuato ad aizzare sui social con slogan populisti e attacchi razzisti e omofobi. E ora punta alla consacrazione: Sanremo

Le carriere di certi populisti non finiscono. Fanno dei giri immensi, prendono una pausa e poi ritornano. In questo caso a bordo dei trattori. Sono passati dieci anni da quando Danilo Calvani si spostava in Jaguar da un comizio all’altro (sventolando un tricolore dal finestrino) in nome dei Forconi. Prime pagine, ospitate in tv: e poi la forza che sperava di riunire da Nord a Sud gli artigiani colpiti dalla crisi e dalla burocrazia si è poi piano piano affievolita. Verso dicembre del 2013 gli ultimi sit-in ufficiali indetti da Calvani raccoglievano poco meno di tremila persone. E il mese successivo solo in poche decine avevano aderito all'invito del leader di barricarsi in chiesa per ottenere asilo politico dal Vaticano. Un giro immenso, esploso in un paese in cui al comando c’era Enrico Letta, presidente del Consiglio, governo di larghe intese con dentro tutti tranne l’attuale Presidente, Giorgia Meloni.  

 

 

Spenta la miccia, i Forconi tornarono a essere ignorati dal dibattito politico e dai mezzi di informazione, pur continuando a farsi propaganda su internet e sui social network con regolari post e comunicati spesso aggressivi contro i politici, più o meno senza distinzioni e con argomentazioni populiste e razziste. 

 

 

Abbastanza scatenato è Calvani, oggi individuato come leader dei "CRA, Comitato Agricoltori Traditi”. Sessantuno anni, studi da ragioniere non conclusi in favore di una carriera nell'agricoltura a Latina, nel 2011, come già raccontato da L’Espresso quando le banche già lo inseguivano reclamando una montagna di debiti non pagati, il futuro leader dei Forconi, adesso promettente capopopolo dei CRA, si era candidato alla poltrona di sindaco di Latina con la lista “Comitati agricoli riuniti”. Tra i punti del programma, così come vennero annunciati all'epoca dall'aspirante primo cittadino, troviamo lo “stanamento (sic) dei parassiti da tutti i settori dell'amministrazione”. E anche il “controllo dei flussi migratori con censimento della presenza degli stranieri”. I risultati non furono granché incoraggianti: 240 voti alla lista (0,31 per cento) e 320 al candidato sindaco. 

 

 

Sui social è evidente un’ossessione singolare per Nichi Vendola definito “contronatura” per il suo orientamento sessuale. Attacchi sguaiati al Papa ma anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l’inchiesta di Bibbiano. E poi post contro l’ex deputato Pd Emanuele Fiano ma anche contro il governo Conte II per la gestione della pandemia. Senza contare gli attacchi alla televisione pubblica.  

 

Eppure proprio ieri il conduttore-direttore artistico di Sanremo, Amedeus, ha annunciato di essere pronto ad accogliere la protesta dei trattori. «Se vengono, li faccio salire sul palco» ha spiegato alla prima conferenza stampa al Teatro Ariston. Poi, a chi gli chiede se sia stato contattato dagli organizzatori della protesta, risponde: «Nessuno dei trattori mi ha contattato e non so assolutamente nulla. È una protesta giusta e sacrosanta, per il diritto al lavoro». Danilo Calvani, non ha perso tempo nel cogliere l’assist: «Siamo in contatto con l’organizzazione del Festival per stabilire i dettagli. Un nostro rappresentante salirà sul palco di Sanremo». Tutto smentito, per ora, proprio dalla Rai che in nota è stata costretta a specificare: «Nessun contatto con le associazioni degli agricoltori».  

Ma il leader di Cra/Agricoltori Traditi non si ferma qui. Intervistato dal QN anticipa le prossime mosse: «A Roma contiamo di fare arrivare migliaia di mezzi. Dopodiché grossomodo alla fine della prossima settimane faremo la grossa manifestazione nazionale - spiega -. Mi auguro che, viste le dichiarazioni di apertura fatte da Meloni e Salvini, al governo vorranno incontrarci. Con la forza che abbiamo mostrato e con quella che vedranno nei prossimi giorni si renderanno conto che le nostre domande non possono essere ignorate. Ma se la Meloni pensasse di fare qualche promessa a vuoto, meglio che non ci riceva. Ci servono fatti o le nostre aziende moriranno». E su Sanremo è certo: «Al 99% domani (oggi per chi legge) uno dei nostri sarà invitato sul palco dell'Ariston. Se non domani, dopodomani. Amadeus è stato molto disponibile e lo ringraziamo. La presenza a Sanremo darà molta visibilità alla nostra battaglia».