Il nuovo numero
La geopolitica di Francesco, L’Espresso in edicola
Il viaggio del Papa tra le chiese dell'Asia. L'Autonomia differenziata che spacca l'Italia. Il profondo Midwest dove la classe media è l'ago della bilancia per le elezioni Usa. L'affare del Gran Premio di Monza. Le visioni controtempo del Romaeuropa festival. E come sempre molto altro
Nel pieno dei conflitti, il Papa parte per il viaggio più lungo alla volta di Asia e Oceania. Rimarca con la sua presenza la necessità di costruire ponti tra civiltà e culture nel segno della pace, dei diritti e della difesa della Terra: «Due continenti, quattro nazioni, 32.814 chilometri da percorrere in aereo oltre a quelli in auto. È curioso: più il trascorrere degli anni lascia segni inevitabili e profondi sul fisico di Papa Francesco più lui si impegna in imprese estremamente faticose», scrive Stefano Maria Paci nell’articolo che apre L’Espresso di questa settimana. Mentre Antonio Spadaro racconta la ferite aperte del Papa, Wael Farouq il segreto di Bergoglio e Chiara Sgreccia fa un punto della situazione in Indonesia, il Paese a maggioranza musulmana in cui vive una corposa comunità cristiana.
«Francesco con il suo stile diretto e umano segna una strada potenzialmente nuova per il cattolicesimo globale, che si muove verso una visione inclusiva e concreta», sottolinea il direttore Emilio Carelli nell’editoriale: i Paesi del viaggio apostolico sono caratterizzati da crisi ambientali, mettono a nudo la necessità di prendersi cura dell’habitat, esercitato la proprio responsabilità, chiarisce, infatti, Paolo Conversi nell’articolo “La sfida dell’ecologia integrale”. Alberto Stabile spiega le mire di Netanyahu e l’enigma Iran in Medio Oriente, Sabato Angieri la strategia presidente ucraino Zelensky.
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Spacca Italia. Perché firmare il referendum
Sanità, scuola, lavoro, ambiente: competenze parcellizzate, risorse non equamente distribuite. Come scrive Giuseppe De Marzo nell’articolo che apre la sezione Politica, l’Autonomia differenziata farà crescere le disuguaglianze.
Profondo Midwest. Dove la classe media è l’ago della bilancia
Viaggio nel Michigan, l’ex bastione progressista della Rust Belt che ora oscilla tra democratici e repubblicani: qui, aree rurali e industrie sono il bacino a cui attingere per mirare alla Casa Bianca, raccontano Manuela Cavalieri e Donatella Mulvoni nell’articolo che apre gli Esteri de L’Espresso.
Il Gran Premio è un affare. Non si sa per chi
L’Aci sborsa 45,7 milioni di dollari l’anno alla Formula Uno per portare le gare in Italia. Per Monza, soldi arrivano pure da Mit e Regione Lombardia. Ma, a fronte di numeri da record, il bilancio è negativo. Ne scrive Gloria Riva nell’articolo che apre la sezione Economia.
Ref. Visioni contro tempo
All’inizio Jan Fabre e Peter Brook illuminarono una grande stagione. Anche quest’anno il Romaeuropa Festival non è da meno. Con nomi di primo piano come Amos Gitai e Merce Cunningham. E l’omaggio a Ryuichi Sakamoto: fa il punto Francesca De Sanctis nell’articolo che apre la Cultura del nostro settimanale.
E poi, “Forza Italia, ovvero il centro del centrodestra” di Simone Alliva, “Nei campi degli schiavi per decreto” di Bianca Senatore, “La fortezza Bastiani del Niger” di Floriana Bulfon. E come sempre molto altro: approfondimenti, inchieste, rubriche, sguardi critici e punti di vista sulla realtà vi aspettano in edicola e online.