Politica
13 ottobre, 2025Le indiscrezioni sulla (possibile) discesa in campo dell'ex ministro e oggi corrispondente dell'emittente pubblica a Parigi. Fino a pochi giorni fa negava la possibilità di candidarsi. Ora, secondo il Corriere, "ci sta pensando". L'ipotesi capolista di FdI alle prossime elezioni regionali
“Non mi candido”, prometteva solo qualche giorno fa Gennaro Sangiulano in un’intervista a Il Foglio. Ma, aggiungeva, “è vero che me lo chiedono tutti, i napoletani, gli amici di FdI, del centrodestra. Ci tengo a dire, e non per vantarmi, che secondo alcuni sondaggi anche l’elettorato del Pd sarebbe pronto a votarmi”. Poi, tre giorni fa, un post su Instagram che aveva il sapore di una (quasi) discesa in campo, con un elenco delle cose “fatte per la Campania”.
Semplice strategia? Può darsi, visto che ora l’ex ministro della Cultura, e oggi corrispondente Rai a Parigi, sembrerebbe — ma fin quando non arriva una sua conferma, il condizionale è d’obbligo — pronto a candidarsi come capolista per Fratelli d’Italia alle elezioni in Campania del prossimo 23 e 24 novembre. “Sono lusingato dalle tantissime richieste che mi stanno arrivando, anche qualificate. Ci sto pensando”, avrebbe risposto a chi gli chiedeva le sue intenzioni, secondo quanto riporta il Corriere della Sera.
Ma se il candidato di centrodestra, il viceministro meloniano Edmondo Cirielli, ha ammesso — in un’intervista a Repubblica dell’11 ottobre — di avergli “chiesto di essere candidato”, è l’Usigrai, il sindacato della maggioranza dei giornalisti Rai, a puntare ora il dito contro l’ex ministro: “Da direttore del Tg2 – con un'edizione firmata alle 13 – a ministro il pomeriggio stesso. Da ministro, costretto alle dimissioni, a corrispondente capo della sede di Parigi, ma anche con un febbrile impegno di editorialista per i quotidiani dell'editore e parlamentare della maggioranza Angelucci. E ora, dopo pochi mesi, da corrispondente a capolista per Fratelli d'Italia in Campania? Partecipare attivamente alla vita politica del Paese è un diritto che nessuno vuole comprimere – si legge nel testo firmato dall'esecutivo Usigrai –, esistono numerosi precedenti in Rai. Ma qui siamo oltre: la Rai non è un tram da cui si scende e si sale a piacimento”.
L’Usigrai chiede che Sangiuliano prenda “un periodo di aspettativa in attesa che il suo partito decida. E – conclude la nota sindacale – se dovesse entrare in politica per la seconda volta ci aspettiamo che si dimetta dalla Rai”.
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