Politica
16 ottobre, 2025Il Dpb inviato a Bruxelles prevede coperture per circa 4,4 miliardi derivanti da “misure a carico del settore finanziario e assicurativo”. Stasera nuovo vertice di maggioranza in vista del Cdm di domani che dovrebbe dare il via libera alla legge di Bilancio
La maggioranza si scontra — ancora — sui contributi da chiedere alle banche. Per Forza Italia, una tassa sugli extraprofitti è “un concetto un po’ da Unione Sovietica”; per la Lega, una misura di “buon senso”. Il pretesto che ha riacceso la miccia è il Documento programmatico di bilancio inviato oggi — 16 ottobre — alla Commissione europea. Che prevede, come copertura della legge di Bilancio 2026, circa 4,4 miliardi di euro, lo 0,19% del Pil, derivanti da “misure a carico del settore finanziario e assicurativo”.
La nota della Lega
“Tra le risorse previste dalla prossima legge di Bilancio, come fortemente voluto dalla Lega, saranno presenti anche miliardi di contributi da parte delle banche — dichiarano in una nota i senatori del Carroccio in commissione Finanze, il presidente Massimo Garavaglia e il capogruppo Stefano Borghesi —. Una strada tracciata da Matteo Salvini e seguita, giustamente, anche dal governo nella stesura della manovra. Le risorse garantite dagli istituti, in parte derivate anche dai loro extraprofitti, saranno fondamentali per contribuire, ad esempio, al sostegno della sanità italiana. Grazie alla linea della Lega, vince il buonsenso”.
La posizione di Forza Italia
Immediata la replica di Forza Italia, che in una nota afferma che “non voterà, né in Consiglio dei ministri né in Parlamento, alcuna tassa sugli extraprofitti” delle banche. "Siamo contro ogni imposizione autoritaria che spaventi i mercati, gli investitori italiani e stranieri, creando un grave danno economico all’Italia". Poi, interviene anche il leader forzista, il ministro degli Esteri Antonio Tajani: "Giorgetti mi ha assicurato durante l'ultima riunione del Consiglio dei ministri che non ci sarà alcuna tassa sugli extraprofitti, che è un concetto un po' da Unione Sovietica — dice il titolare della Farnesina a margine dei Med Dialogues a Napoli —. Io non credo che si debba intervenire con misure impositive, si deve invece avere un colloquio serrato. Sono in corso colloqui con il mondo bancario, il mondo assicurativo, perché possano dare un contributo alla manovra, cosa che è giusta. Ma un conto è fare una scelta condivisa, un conto è mettere una tassa che rischia di spaventare”.
Il vertice di maggioranza e il Consiglio dei ministri
Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, questa sera dovrebbe esserci un nuovo vertice di maggioranza per sciogliere i nodi della manovra e, verosimilmente, ci si concentrerà soprattutto sui contributi richiesti alle banche. E domani, per ora previsto alle 11, è previsto il Consiglio dei ministri che dovrebbe dare il via libera alla legge di Bilancio.
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