Politica
17 ottobre, 2025La politica esprime all'unanimità solidarietà per l'attentato contro il conduttore di Report. Schlein: "Attacco alla democrazia". Salvini: "Inaccettabile". M5s: "Chi tocca Sigfrido Ranucci tocca tutti noi". Il Pd chiede audizione in Antimafia
Arrivano le prime reazioni all’attentato che ha preso di mira il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso solidarietà nei confronti del giornalista Rai e ha condannato con fermezza l’atto intimidatorio, con un ordigno che ha fatto saltare in aria due macchine del cronista: “La libertà e l’indipendenza dell’informazione sono valori irrinunciabili delle nostre democrazie, che continueremo a difendere”, si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi.
“L’attentato a Sigfrido Ranucci è un attentato alla democrazia e alla libertà di informazione. Un attacco vile e pericoloso a una persona già sotto scorta per aver svolto il suo lavoro di giornalista d’inchiesta, un attacco che richiede la reazione e la presenza delle istituzioni. Non possiamo accettare alcuna intimidazione al giornalismo d’inchiesta. Sia fatta piena luce sui responsabili e la matrice di questo gravissimo attentato. A Sigfrido Ranucci e sua figlia voglio esprimere la massima solidarietà e vicinanza mia e di tutto il Partito Democratico”, così la segretaria del Pd Elly Schlein.
Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, dopo aver espresso "piena solidarietà a Sigrfrido Ranucci e alla sua famiglia", ha fatto sapere di aver "dato mandato di rafforzare al massimo ogni misura a sua protezione".
Anche il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini è intervenuto su X, dichiarando: “Quanto successo a Pomezia è di una gravità inaudita e inaccettabile. Totale solidarietà a Ranucci e alla sua famiglia”. Matteo Renzi ha commentato: “Esprimo piena solidarietà a nome mio e di Italia Viva a Sigfrido Ranucci, a sua figlia e a tutta la redazione di Report. Auspico che le indagini facciano rapidamente chiarezza e consentano di punire velocemente i responsabili di questo inaccettabile atto di violenza”.
"Esprimo, con le senatrici e i senatori del Pd la nostra vicinanza a Sigrifido Ranucci. Lui, la sua famiglia, la sua casa sono stati oggetto di un grave e vile attentato. Siamo convinti che Ranucci non si lascerà intimidire nel suo lavoro ma è evidente che siamo di fronte ad un gesto che vuole colpire la libertà di stampa e di informazione", così il presidente dei senatori del Partito democratico Francesco Boccia.
“Chi tocca Sigfrido Ranucci tocca tutti noi”, denunciano gli esponenti del Movimento 5 stelle in commissione di vigilanza Rai, secondo cui l’attentato rappresenta “un colpo diretto al cuore della nostra democrazia, all'idea stessa di un Paese libero e civile”. Aggiungono: “Oggi più che mai, stare accanto a Sigfrido Ranucci e a chi lavora con lui è un dovere civile e morale”.
Arriva anche la presa di posizione dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, che ha definito l’episodio “un attentato spaventoso che ci riporta indietro agli anni più bui”. Ha assicurato che Ranucci e i colleghi di Report non si lasceranno intimidire, ribadendo l’impegno a sostenerli affinché possano continuare liberamente il loro lavoro d’inchiesta. Il testo ricorda inoltre che, pochi minuti prima dell’esplosione, la figlia del giornalista era passata proprio in quel punto.
Tra gli altri interventi, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani afferma: “Esprimo ferma condanna per il grave atto intimidatorio, Non esiste motivazione che possa giustificare questa violenza”. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha parlato di “gesto gravissimo, vile, inaccettabile”, sottolineando che “per fortuna nessuno è rimasto ferito, ma resta la gravità estrem”» perché “colpisce la libertà stessa di informare e di esprimersi”. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha dichiarato che "la libertà di stampa è sacra e va difesa contro ogni aggressione". Carlo Calenda (Azione) ha espresso preoccupazione parlando di «un atto dai modi che non si vedevano da tempo».
Nel frattempo, il comitato di redazione di Report ha convocato un’assemblea straordinaria davanti alla sede Rai di via Teulada: l’incontro è stato fissato alle 10, con inizio formale alle 12, e tutti i sindacati sono stati invitati a partecipare.
Il Partito democratico ha chiesto che "la commissione Antimafia inviti al più presto, per un'audizione, Sigfrido Ranucci". "Quello di stanotte è un vile e grave atto intimidatorio. Una condanna - scrive sui social la presidente della Commissione antimafia, Chiara Colosimo - che deve vederci tutti dalla stessa parte, dalla parte della libertà di parola e di stampa".
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