Politica
21 ottobre, 2025L'aveva definita "una signora in leggerissimo sovrappeso" ironizzando su una campagna elettorale "sulla fame" e "sulla carestia". Poi il mea culpa: "Ieri ho impropriamente ironizzato equivocando il manifesto che pensavo ironico. Le devo delle scuse vere"
Dopo il body shaming, le scuse. Paolo Mieli torna sulle frasi dedicate alla candidata di Avs in Campania, Souzan Fatayer, “la palestinese napulitana che esalta Hamas (…). Una signora in leggerissimo sovrappeso…”. Oggi — 21 gennaio —, dagli stessi microfoni da cui ha pronunciate quelle parole, ospite di 24 Mattino, è arrivato il mea culpa. “Voglio fare delle scuse alla signora napoletana Souzan Fatayer sulla quale ieri ho, impropriamente, ironizzato equivocando il manifesto che pensavo ironico. Le devo delle scuse vere, non formali, a lei e ad Avs che la candida in elezioni delicate in Campania”, ha detto Mieli.
La “palestinese napulitana” in realtà è un claim usato dalla stesa Fatayer nel suo manifesto elettorale. È stato il resto della frase a finire al centro delle polemiche. Ieri la candidata di Avs aveva commentato dicendo di essere “più forte” delle parole di Mieli: “Io sono palestinese, sono forte come l’albero dell’ulivo”. E aveva chiesto che venisse aperto un procedimento disciplinare verso il giornalista, ex direttore del Corriere della Sera: “Se i giornalisti si sentono coerenti con il loro ‘giuramento’ dovrebbero radiarlo”.
Dopo le parole, il conduttore di 24 Mattino, Simone Spetia, l’aveva ripreso. “Paolo, questo però è poco importante, dai, è poco importante”. Mieli ha replicato: “Però se lì la campagna è sulla fame, la carestia... non lo dico come giudizio estetico... lo dico per il fatto che Fatayer, questa signora presentata così, ‘palestinese napulitana’, suscita ironie”.
“È vergognoso. Mieli, un uomo con un immenso potere mediatico, utilizzato in questi mesi per negare il genocidio, ha insultato Souzan parlando del suo corpo. È sessismo, è razzismo, è violenza verbale — ha attaccato ieri Peppe De Cristofaro, capogruppo di Avs al Senato —. Quale sarebbe la colpa di Souzan? Il fatto di essere palestinese? O di essere napoletana? E che vuol dire il riferimento al sovrappeso? Forse un modo subdolo per dire che non è vero che a Gaza Israele ha utilizzato la fame come strumento di guerra? Sono parole vergognose che non ci sorprendono, perché Mieli è lo stesso che ha negato il genocidio. Ed è la dimostrazione concreta di come purtroppo il nostro paese sia finito tra gli ultimi per libertà di stampa”.
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