Politica
6 ottobre, 2025Dopo che Alessandra Nardini gli ha consegnato una copia della Costituzione, il vicesegretario della Lega ha ironizzato su un suo comizio in "piazza della Passera". Il candidato del centrodestra alle elezioni regionali prende le distanze. Il Pd: "È la destra misogina"
Tutto è partito da un consiglio — “Un ripasso della Carta costituzionale” — dato dall’asssessora regionale toscana, Alessandra Nardini, e dalla sindaca di Montopoli in Val d’Arno, Linda Vanni, al vicesegretario della Lega, Roberto Vannacci. Il generale prestato alla politica è particolarmente attivo nella campagna elettorale toscana in vista del voto regionale del prossimo weekend. E le due esponenti del Pd gli hanno consegnato ieri — 5 ottobre — una copia della Costituzione.
“Vannacci non ha perso occasione per confermare quanto è vergognoso — ha raccontato Nardini —. Ci ha chiesto cosa dovrebbe ripassare. Gli ho risposto: ‘Prima di tutto l’antifascismo'. Al che mi ha replicato: ‘Non c'è da nessuna parte nella Costituzione’. Gli ho ricordato che in Costituzione l'antifascismo è ovunque. Chi non è antifascista è fascista. Questa è la Lega in Toscana, che si nasconde dietro il civico Tomasi. La Costituzione nata dalla Resistenza è la nostra guida. La loro è la nostalgia per la X Mas e per il periodo più buio della nostra storia”.
Il botta e risposta si è poi spostato sui social. L’assessora spiega che l'eurodeputato le ha rivolto "un attacco sessista", con "un post, inquadrando la targa di "piazza della Passera" a Firenze e scrivendo "Oggi il comizio lo faccio qua. Qua sicuramente l'assessore Alessandra Nardini e il sindaco Linda Vanni non vengono”.
"Eccolo qua il classico maschio pseudo alfa che ha bisogno di fare commenti da spogliatoio quando due donne lo mettono al suo posto - aggiunge Nardini in una nota -. D'altronde lui è quello che chiuderebbe gli asili nido e vorrebbe le donne chiuse in casa a occuparsi solo della famiglia, quello per cui i gay sono malati e chi ha la pelle scura non può essere italiano. Un omino più piccolo dell'asterisco che usa per prendermi in giro”.
E all’indomani di quello che secondo molti è stato un attacco sessista, il candidato del centrodestra in Toscana Alessandro Tomasi ha preso le distanze. "Non l'ho letto, non leggo i post di nessuno, nemmeno di Vannacci: ma se è così non lo condivido, radicalmente”, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano un commento sulle parole sessiste del vicesergretario della Lega.
"Piena solidarietà a Nardini e Vanni per gli attacchi sessisti ricevuti da Vannacci, tra i massimi esponenti di questa destra becera e misogina. Dopo aver ricevuto la Costituzione, invece di leggerla, Vannacci preferisce fare battute di bassa lega - sempre che ne sia esistita una alta: un linguaggio violento, sessista e volgare che dice tutto del personaggio — si legge in una nota del Pd Toscana —. Alessandra Nardini e Linda Vanni sono bersagli di un attacco meschino e indegno. Sono questi gli argomenti della "campagna elettorale" che la destra propone alle toscane e ai toscani?".
"Questa è la destra del generale Vannacci, questo è l’ennesimo attacco fascista e sessista ai nostri valori e alla nostra Toscana - è il commento de presidente della Toscana, Eugenio Giani -. Solidarietà piena e convinta a Alessandra Nardini e Linda Vanni. Le parole violente non sono 'battute' sono il sintomo di una cultura che non accetta la competenza e la libertà delle donne. La Toscana è terra di rispetto, civiltà e diritti: chi offende una donna, offende tutti noi".
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