Politica
9 ottobre, 2025Lo riporta il Corriere della Sera. Via Arenula nega ogni intento punitivo e ridimensiona la richiesta a una semplice routine
Il ministero della Giustizia ha richiesto ai dirigenti di tutti gli uffici giudiziari italiani di comunicare i nomi e il numero di magistrati aderenti allo sciopero indetto dalla Cgil e dall’Usb il 3 ottobre.
Il dicastero di via Arenula, scrive il Corriere della Sera, attraverso un dispaccio del neocapo del dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi, Lisa Di Domenico, ha chiesto di “comunicare alle sole ragionerie territoriali competenti i nominativi dei magistrati partecipanti allo sciopero, al fine di effettuare la dovuta ritenuta stipendiale”.
La richiesta del ministero è singolare poiché, per regolamento, nessun magistrato avrebbe potuto incrociare le braccia aderendo allo sciopero indetto da Cgil e Usb. Il diritto dei magistrati di proclamare l’astensione totale o parziale dalle proprie funzioni è regolato dal Codice di autoregolamentazione dell’Associazione nazionale magistrati (Anm). Tale Codice stabilisce che i magistrati possono astenersi dalle udienze solo se l'astensione è proclamata dall’Anm, viene dato un preavviso di dieci giorni, l’astensione non supera i tre giorni e non c'è stata un’altra astensione nei 30 giorni precedenti. Non sono ammesse forme parziali di astensione dalle attività giudiziarie su base distrettuale o di singole articolazioni interne ai vari uffici.
Nonostante tali limiti, il ministero ha ritenuto opportuno procedere con la richiesta, negando qualsiasi intento punitivo e ridimensionando la richiesta a una semplice routine. Inoltre, come premessa alla richiesta, è stata indicata la dichiarazione di adesione allo sciopero dei magistrati che si riconoscono nella corrente Magistratura Democratica. Il documento dell’esecutivo di Md del 2 ottobre, però, non annunciava lo sciopero, quindi l’astensione dalle udienze, bensì l’adesione alla mobilitazione, ossia la partecipazione a manifestazioni, convegni, flash mob.
E non si tratterebbe neanche di vera e propria routine. Il 27 febbraio scorso, in occasione dello sciopero Anm contro la riforma costituzionale della giustizia, il ministero aveva chiesto quanti magistrati vi avessero aderito, ma si trattava per l’appunto di uno sciopero proclamato da Anm. È la prima volta, invece, che viene avanzata una richiesta del genere in occasioni di uno sciopero generale proclamato dai sindacati dei lavoratori.
LEGGI ANCHE
L'E COMMUNITY
Entra nella nostra community Whatsapp
L'edicola
Schiava virtuale - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso
Il settimanale, da venerdì 31 ottobre, è disponibile in edicola e in app



