Politica
19 novembre, 2025Il consigliere di Sergio Mattarella si dice "amareggiato" e convinto di “aver dimostrato con i fatti l’assoluto rispetto per le istituzioni, in tutti i ruoli che ho ricoperto”. Ma, aggiunge, non capisce "in cosa consisterebbe il complotto"
“Sono molto amareggiato, per me e per i miei familiari. Ma quel che soprattutto fa male è l’impressione di essere stato utilizzato per attaccare il presidente”. All’indomani delle polemiche scatenate dall’articolo de La Verità su un presunto piano del Quirinale per far cadere Giorgia Meloni — e delle parole del capogruppo di FdI alla Camera, Galeazzo Bignami, a cui il Colle ha replicato con una nota — il consigliere di Sergio Mattarella al centro del caso, Francesco Saverio Garofani, parla con il Corriere della Sera per chiarire quanto successo.
Innanzitutto, sottolinea come il capo dello Stato sia “stato affettuosissimo, mi ha detto “stai sereno, non te la prendere”. Cosa difficile, però, per uno convinto di “aver dimostrato con i fatti l’assoluto rispetto per le istituzioni, in tutti i ruoli che ho ricoperto”.
Al di là degli aspetti più personali della vicenda, spiega che la conversazione riportata dal giornale di Maurizio Belpietro nell’articolo “era una chiacchiera in libertà tra amici” e di “non aver mai fatto dichiarazioni fuori posto, mai esibizioni di protagonismo”. E per questo, non capirebbe “in cosa consisterebbe il complotto”. Anche perché, ribadisce, la sua “bussola” è la lealtà: ”Da quando il presidente mi ha fatto l’onore di chiamarmi a collaborare con lui, sono stato sempre convintamente al suo servizio, al servizio dell’istituzione”. “Non faccio politica dal 2018 — sottolinea — non sono più iscritto da quando sono uscito dal Parlamento”.
Resta un attrito con il Quirinale senza precedenti in questi tre anni di governo Meloni. Perché quella nota in cui il Colle manifesta “stupore” per le tesi rilanciate da Bignami — “Un attacco alla presidenza della Repubblica costruito sconfinando nel ridicolo” — è qualcosa che sconfina dall'ordinaria grammatica istituzionale quirinalizia.
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