Politica
24 novembre, 2025Le tensioni coinvolgono le due figure istituzionali più importanti del Paese: Mattarella e Meloni
Lo scontro tra Fratelli d'Italia, il partito più votato in Italia, e il Quirinale coinvolge le due figure istituzionali più importanti del Paese: la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Mattarella arriva dalla tradizione cattolica della sinistra Dc; Meloni, da leader di partito, si era opposta alla sua ri-elezione. Ma il presidente, al Colle, ha assunto un ruolo super partes quello di garante della Costituzione.
Ecco perché le esternazioni in un ristorante del suo consigliere per la difesa, Garofani, che è un ex parlamentare Pd rischiano di gettare un’ombra sull’imparzialità del Quirinale.
In realtà ci sono già stati altri momenti di tensione tra il governo Meloni e il Quirinale, quando la premier in parlamento ha criticato il manifesto di Ventotene (che è alla base dell’Europeismo moderno) o quando il governo - secondo Mattarella - ha fatto eccessivamente ricorso ai decreti legge.
Ma lo scontro più duro ci fu il giorno dopo le manganellate agli studenti pro-Palestina a Pisa e Firenze. Era febbraio 2024. Mattarella fece presente al ministro dell’Interno che “l’autorevolezza delle forze dell’Ordine non si misura sui manganelli” perché “con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”.
Questo fu scritto nella nota del Quirinale. Mentre nel caso del consigliere Garofani, la risposta del Colle è arrivata solo dopo la richiesta di smentita della notizia fatta dal capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami. E la risposta del Quirinale è stata piuttosto piccata.
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