Politica
28 novembre, 2025La presidente del Consiglio sui social aveva annunciato la sua disponibilità, ma aveva aggiunto: "Non spetta a me decidere chi è il leader dell'opposizione". Il leader M5s aveva risposto "presente", ma in serata è arrivata la frenata della segretaria Pd
Dibattito forse, dibattito sì, dibattito no. È stata una giornata di mosse e contromosse, quella di ieri (27 novembre). Iniziata con la notizia dell’invito a Elly Schlein alla festa di Atreju di Fratelli d'Italia; proseguita con il “sì” ma a condizione che ci fosse una dibattito tra la leader dem e Giorgia Meloni; continuata ancora con la disponibilità della presidente del Consiglio a un “confronto unico” (ma anche con Giuseppe Conte); terminata con il rifiuto di Schlein. “Meloni continua a scappare. Allora perché non invita sul palco anche Salvini e Tajani? È ridicolo”, dice la dem a Piazzapulita su La7.
Un duello di fatto c’è stato, ma solo dietro le quinte. Poco dopo le 19, il post di Meloni: “Atreju è sempre stata una casa aperta al dialogo, anche con chi la pensa diversamente. Sono quindi pronta a confrontarmi con l’opposizione. Ma ritengo — ha aggiunto — che al confronto debba partecipare anche Giuseppe Conte. Per due ragioni: la prima è che Giuseppe Conte, a differenza di Elly Schlein, anche negli anni passati è venuto ad Atreju senza imporre alcun vincolo. Lo ha fatto anche da Presidente del Consiglio. La seconda è che non spetta a me stabilire chi debba essere il leader dell’opposizione, quando il campo avverso non ne ha ancora scelto uno”.
Una mossa a cui Conte aveva invece risposto “presente”. “Avevo sondato la possibilità di un confronto con Meloni ad Atreju anche nelle precedenti edizioni e mi fu risposto di no. Ora leggo che la Premier accetta di confrontarsi a patto che sul palco ci siamo sia io che Schlein. Per me va sempre bene confrontarsi e dirsi le cose come stanno — ha affermato il leader pentastellato —. Anche in 'trasferta', davanti a un pubblico che ho rispettato anche quando ero presidente del Consiglio e Fratelli d'Italia non era forza di maggioranza. Non mi sottraggo certo oggi. Ci sono!”.
Ma dopo il no (per calcoli politici) di Schlein, è arrivata una nota firmata dal capo organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli: “Dispiace che Elly Schlein abbia anche quest'anno alla fine declinato l'invito ad Atreju. Come sempre la nostra festa è aperta a chiunque a prescindere da idee politiche e posizionamento culturale. Il confronto per noi è il sale dell'impegno politico e tutti gli ospiti sono ben accolti e graditi — ha scritto il meloniano —. Giorgia Meloni con disponibilità aveva anche accettato di cambiare l'impianto storico della festa per fare un confronto con Schlein e Conte, vista la disponibilità da entrambi dimostrata. Se questo non è possibile andiamo avanti con gli ospiti che parteciperanno senza porre condizioni e che ringraziamo per questo. Quando l'opposizione avrà un leader unico e riconosciuto da tutti saremo felici di accogliere ad Atreju un confronto diretto tra Giorgia Meloni e il leader individuato”.
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