Politica
19 dicembre, 2025Tutto il peggio della settimana, dal 13 al 19 dicembre
Il nuovo look di Giorgia Meloni, gli irresistibili cori di Antonio Tajani, Jerry Calà pronto per un posto da sottosegretario all'Istruzione. Due i misteri natalizi da risolvere, bicamerali: il presepe “riformato” di Montecitorio e i regali inaspettati di palazzo Madama. Ah già, tempo di Bilancio: in una sola settimana Matteo Salvini è riuscito nell'impresa di citare il duce, Adolf Hitler e Napoleone Bonaparte, ha postato di arbitraggi asiatici e graziosi cagnolini, ma sulla abolizione della legge Fornero ancora nulla. Questo è il nuovo Stupidario, si parte.
1. Le scelte
“Il nuovo look di Giorgia Meloni? Con il ciuffo così è un po’ Monica Bellucci e un po’ Brigitte Bardot”: parla il suo parrucchiere. Antonio Pruno racconta a Rai Radio1 le scelte dietro il taglio della premier: “Più leggerezza, linee addolcite e occhi valorizzati”
(FQ Magazine – 18 dicembre)
2. “Post muto”
(Le attività del vicepremier Matteo Salvini – 18 dicembre)
3. Pernacchie autorizzate (dal 25 agosto 2022)
Quando Salvini diceva: “Se vinciamo le elezioni e non cancelliamo la Fornero facendo quota 41 siete liberi di spernacchiarmi”
(Il Fatto Quotidiano – 28 agosto 2024)
4. Quale partito?
Sergio Vallotto, la gaffe del segretario veneziano della Lega sulle baby gang: “Viviamo in mezzo alle gang bang”
(Corriere del Veneto Tv – 17 dicembre)
5. Ghereghé...
“Gheregheghez”, Tajani in India tra gli ufficiali lancia il grido di battaglia dell’Aeronautica
(Agenzia Vista – 10 dicembre)
6. La foto è una scelta precisa del vicepremier
“Ci vediamo tra poco a Pulp Podcast con @Fedez e #MrMarra. Vi aspetto!”
(Antonio Tajani su X – 15 dicembre)
7. Voi donne
Polemica a Trieste dopo che, nel corso della seduta del Consiglio comunale, il sindaco Roberto Dipiazza si è rivolto alla consigliera del M5s Alessandra Richetti dicendo “Non mi sono mai fatto comandare da una donna, tanto meno da te”
8. Il kebabbaro
Atreju, elegantissima Meloni: “La sinistra ha rosicato così tanto per la cucina italiana all'Unesco che da una settimana mangiano dal kebabbaro”
(HuffPost – 14 dicembre)
9. Eccoallà
Matteo Renzi pubblica la caricatura di Giorgia Meloni nelle vesti di Maria Antonietta: “Fare la spesa costa troppo? Che mangino kebab”, “Ho l’impressione che il kebab stia alla premier come le brioches a Maria Antonietta”
(Open – 17 dicembre)
10. Via di peso
Renzi litiga con Casellati sul palco di Atreju: Crosetto lo porta via di peso. Il dibattito sulle riforme costituzionali si trasforma in uno scontro frontale
(La Repubblica – 13 dicembre)
11. Garlasco
La bugia di Meloni sulla separazione delle carriere: “Non ci sarà più una vergogna come il caso Garlasco”. Ma non è vero. Nel suo intervento conclusivo ad Atreju, la premier ha usato il cold case più pop del momento per lanciare la campagna elettorale per il referendum. Ma anche in caso di vittoria del Sì, niente cambierebbe nelle indagini sull’assassinio di Chiara Poggi (o in casi simili)
(Il Fatto Quotidiano – 16 dicembre)
12. Un Kirk superiore
Pasolini nel pantheon di Atreju, Mollicone (FdI): “Fu come Kirk, sarebbe onorato di stare accanto a lui”. “Pasolini era un Kirk superiore. Parlo della polemica sociale naturalmente”, precisa il presidente meloniano della Commissione Cultura della Camera. Pasolini “è un grandissimo letterato, poeta, profeta del Novecento. Su quello è un altro livello, però sulla polemica sociale è un Kirk dell'epoca”
(Fanpage.it – 7 dicembre)
13. Il thriller di Natale
Lo strano caso del bue e dell'asinello: l'assenza delle statuine nel presepe e lo stupore bipartisan a Montecitorio. La scelta dell'artista campano Alfonso Pepe. C'è chi scherza: riforma presepiale. (...) Gli elementi per il classico thriller ci sono tutti: a Montecitorio, infatti, nel presepe allestito all'ingresso non sono presenti le due statuette simbolo della Natività, almeno secondo la tradizione. La loro assenza non è passata inosservata agli occhi dei parlamentari, che hanno iniziato a porsi domande. “Sono spariti bue e asinello? Si sono magnati pure quelli...”, scherza un "decano" della stampa parlamentare. Federico Fornaro, presidente della Giunta delle elezioni della Camera e deputato del Pd, prima ironizza: “Non è possibile, capisco i problemi energetici ma un po' di caldo dobbiamo garantirlo al nascituro...”, poi si fa serio: “Il presepe è il presepe, quello della tradizione prevede il bue e l'asinello, due statuine che non possono assolutamente mancare...”. Un altro dem, Enzo Amendola , sdrammatizza: “Non ci credo, vuol dire che hanno dato precedenza a Ciccibacco, il pastore, paffutello con un solo ciuffo in testa e le gote rosse perché sempre ubriaco”. Riccardo Magi, segretario di +Europa, dà una lettura tutta politica dell'assenza: “Rimuovere il bue e l'asinello dal presepe è l'unica vera riforma fatta finora dal governo Meloni e dal centrodestra...”
(Corriere della Sera – 11 dicembre)
14. Regali di fine anno
Sorpresa dal bilancio del Senato: Ignazio La Russa ha perdonato gli assenteisti. E a tutti i senatori è stata pagata senza multe la diaria mensile da 3.500 euro netti. C’è perfino un piccolo giallo, perché secondo i conti interni sono stati pagati 1.750 euro più del dovuto. Mai fatta una trattenuta secondo quanto prevede il regolamento. Eppure la sola senatrice sempre presente risulta la leghista Erika Stefani
(Open – 17 dicembre)
15. Le migliori leggi del 2025
Tra presepi, sesso e banchi a rotelle, i parlamentari si sono sbizzarriti anche quest’anno. Sei un filosofo che si occupa di concetti come il tempo, i sentimenti o il silenzio? Hai la passione per le automobili, in particolare per le FIAT 500? Oppure fai “agricoltura eroica”? Qualunque sia il tuo interesse, sappi che in Parlamento c’è qualcuno che pensa anche a questo.
(...) Sempre sul tema del sesso, ma questa volta tra persone, si colloca la proposta del senatore di Forza Italia Claudio Fazzone, che mira a superare la cosiddetta “legge Merlin” e a riaprire in Italia luoghi in cui esercitare la prostituzione. Presentata a giugno, la proposta ha attirato una notevole attenzione mediatica, ma il suo esame non è ancora iniziato. Una sorte simile è toccata anche alla proposta del deputato di Noi Moderati Francesco Saverio Romano, che vorrebbe introdurre un test antidroga obbligatorio per deputati, senatori e membri del governo. Nonostante il testo sia stato assegnato alla Commissione Affari costituzionali della Camera già a marzo, l’iter parlamentare non è mai partito
(Pagella Politica – 16 dicembre)
16.1 Quando c'era lvi
Salvini, frase equivoca sui ritardi dei treni: “Forse col Duce arrivavano in orario”. Parlando a “Quarta Repubblica” su Rete 4, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha utilizzato una frase choc per evidenziare i progressi nella puntualità dei treni regionali
(Alanews.it – 15 dicembre)
17 Il ritorno
Salvini: “Se nel 2027 gli italiani ci risceglieranno potrei tornare a fare il ministro dell’Interno”. Il leader leghista sull’assoluzione definitiva per il caso Open Arms: “Non voglio la medaglia, era il mio lavoro”
(La Repubblica – 18 dicembre)
18. Capodanno esplosivo
Vannacci alla Camera incontra Pozzolo e Messina. Prove di Noi con Vannacci? Il generale a Montecitorio vede il deputato pistolero e l'altro grande escluso da FdI. Cosa succede? Lui si schermisce: “Sono venuto a fare un giro, a vedere come funziona qui”
(Il Foglio – 10 dicembre)
19. Playlist
Polemica a Campobasso dopo che nel pomeriggio del 14 dicembre dagli altoparlanti della pista di pattinaggio allestita davanti al Municipio in occasione delle feste natalizie è risuonata la canzone 'Faccetta nera', simbolo del regime fascista. L'episodio è avvenuto in un momento di grande affluenza di pubblico e ha suscitato immediate reazioni politiche. Dopo la bufera, è arrivata la spiegazione del Comune di Campobasso, guidato da un'amministrazione di centrosinistra. L'episodio, viene riferito, sarebbe stato causato dalla riproduzione automatica di una playlist da YouTube composta da brani italiani di vario genere. “Ci scusiamo per quanto accaduto - fanno sapere dal Comune - la canzone è partita automaticamente all'interno di una playlist e, vista la presenza di molta gente, lo staff non si è accorto del contenuto del brano”
(La Repubblica – 15 dicembre)
20. Pelatone
Si affaccia col braccio teso mentre passa il corteo Cgil: “Putroppo non posso più votare il pelatone”. Il gesto di un residente di corso Genova mentre transitavano i manifestanti dello sciopero generale indetto dai sindacati contro la manovra del Governo. “Ho salutato il corteo col braccio alzato in segno di disprezzo”
(MilanoToday – 12 dicembre)
21.1 Mosca e incolla
Salvini: “Se Hitler non ha messo in ginocchio la Russia, non ci riuscirà l’Ue”. E Mosca gli fa i complimenti. Fanno discutere le parole critiche del vicepremier leghista sul riarmo contro la Russia. Salvini ha espresso così i suoi dubbi sul tema: “Se Hitler e Napoleone non sono riusciti a mettere in ginocchio Mosca con le loro campagne in Russia, è improbabile che Kaya Kallas, Macron, Starmer e Merz abbiano successo”. Maria Zakaharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha approvato le dichiarazioni di Salvini: “Il paragone è esatto, la conclusione è indiscutibile”
(Fanpage.it – 16 dicembre)
21.2 Mosca e incolla / 2
“Zakharova: Salvini ha giustamente paragonato Hitler e Napoleone a Merz e Macron”. Questo è il titolo scelto dall'agenzia russa Tass per riportare le affermazioni della portavoce del ministero degli Esteri russo
(Fanpage.it – 16 dicembre)
22.1 Mi fido
L'intervista a Alessandro Di Battista sulla guerra in Ucraina: “La Russia non ha motivo di attaccarci”
(In Altre Parole, La7 – 11 dicembre)
22.2 Mi fido retroattivamente
“La Russia non sta invadendo l'Ucraina. Poi, per carità, tutto può accadere ma credo che Putin (e non solo) tutto voglia fuorché una guerra (…). Nulla di nuovo dunque e, per adesso, nulla di particolarmente preoccupante (posto che in tali contesti la situazione può sempre precipitare velocemente)”
(Alessandro Di Battista su Facebook, due giorni prima dell'invasione – 22 febbraio 2022)
23. La risolve lui
Luigi Di Maio verso un ruolo da coordinatore speciale Onu per il processo di pace in Medio Oriente. La prestigiosa carica venne istituita dopo gli accordi di Abramo del 1993. Da gennaio il rappresentante speciale dell’Unione europea per il Golfo Persico potrebbe coordinare le varie entità che alle Nazioni Unite si occupano del futuro di Israele e dei territori palestinesi
(La Repubblica – 13 dicembre)
24. Signore e signori, il presidente degli Stati Uniti d'America
I corpi dei coniugi Reiner sono stati appena scoperti, uccisi in casa a coltellate, la notizia sta portando shock e dolore in tutto il mondo: ed ecco, tempestivo sul suo social Truth, il commento del presidente Donald Trump. “Reiner è morto a causa della rabbia che ha causato agli altri attraverso la sua grave, inflessibile e incurabile malattia, una malattia che debilita la mente nota come sindrome da squilibrio di Trump”. E ancora: “Era noto per aver fatto impazzire il prossimo con la sua furiosa ossessione per Trump, con la sua evidente paranoia che ha raggiunto nuove vette mentre l'amministrazione Trump superava ogni obiettivo e aspettativa di grandezza, e con l'età d'oro dell'America alle porte, forse come mai prima”. Rob Reiner, 78 anni, era un attivista democratico e più volte si era mobilitato contro le politiche della Casa Bianca
(Rainews.it; non contento, Trump ha ribadito concetti simili anche durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, nelle ore successive – 16 dicembre)
25. Fraintesa
Susie Wiles contro tutti: “Trump come un alcolizzato, Vance un cospirazionista, Musk un drogato”. L'esplosiva intervista della capo di gabinetto della Casa Bianca, una delle figure chiave dell'amministrazione Usa. Che poi prova a metterci una toppa. Impossibile sorvolare su quanto scrive Vanity Fair in merito alla capa dello staff della Casa Bianca, che spara a zero sull'intera amministrazione americana. Donald Trump avrebbe “una personalità di un alcolizzato”, il vicepresidente JD Vance sarebbe stato “un teorico della cospirazione per un decennio” che si è avvicinato al tycoon solo per interesse politico, mentre Elon Musk sarebbe “un consumatore dichiarato di ketamina”. Tanto che la stessa Wiles è costretta a intervenire: “L'articolo pubblicato stamattina è un attacco diffamatorio contro di me e il miglior presidente, il miglior staff della casa Bianca e il miglior gabinetto della storia”, afferma accusando di essere stata volutamente fraintesa
(HuffPost – 16 dicembre)
26. La matrice
“Non sono stati 'due uomini' a fare la strage in Australia ma due islamici pakistani. Non sono stati 'cinque uomini' a pianificare attentati in Germania ma cinque islamici radicalizzati. Nascondere la matrice è parte dello stesso problema per cui queste persone sono a casa nostra”
(Francesco Giubilei su X – 14 dicembre)
27. La stoccata
La stoccata di Maurizio Landini: “Jannik Sinner paghi la patrimoniale in Italia, gli basta vincere qualche torneo e rientra con gli interessi”. Il segretario della Cgil: “Giocavo a tennis, Jannik mi piace ma sul piano tecnico preferisco Alcaraz e Musetti”. In questi giorni il segretario della Cgil, Maurizio Landini, è stato ospite della trasmissione di Rai Radio 1 «Un giorno da pecora»
(Corriere dell'Alto Adige – 15 dicembre)
28. Occhi spaccanti
“Occhi spaccanti” entra nel “libro dell'anno Treccani 2025”: fra i neologismi anche pro Pal, maranza, e ingiocabile (riferito a Sinner). A cura dell'Osservatorio della lingua italiana Treccani, una sopresa dietro l'altra, da kiss cam alle keybox ben note alle località turistiche. I linguisti: “Solo il tempo dirà se queste parole resteranno per sempre”
(Corriere Roma – 18 dicembre)
29. Doppia lib
Jerry Calà, contro i compiti a casa per le vacanze di Natale: “La vita di un ragazzo non può essere solo sudore e sacrificio, serve anche leggerezza”. In vista delle festività la Provincia di Bolzano ha invitato gli insegnanti ad alleggerire il carico di studio per gli alunni, l'attore: “Già quando era alle medie mio figlio veniva riempito di compiti, rovinavano le feste a tutta la famiglia”
(Corriere dell'Alto Adige – 17 dicembre)
30. Notizia della settimana
Salerno, bambino di 7 anni si vede recapitare cartella esattoriale per mancato pagamento Irpef. L'episodio denunciato dal padre ad un'associazione di consumatori. L'importo richiesto ammonta a 449,81 euro per il mancato pagamento del tributo nel 2017 ma il piccolo non era ancora nato
(Corriere del Mezzogiorno – 17 dicembre)
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