Per Elly Schlein, Giorgia Meloni è il “cavallo di Troia dell’amministrazione Trump all’interno dell’Unione europea” e “ha scelto di indossare il cappellino Maga”. L’affondo della segretaria del Partito democratico è arrivato dopo l’intervista al Financial Times in cui la presidente del Consiglio si è schierata con il vicepresidente americano J.D. Vance che, durante la conferenza di Monaco, nella sua prima visita nel Vecchio continente, ha attaccato le élite politiche europee, colpevoli a suo dire di aver abbandonato l’impegno per la difesa della libertà di parola e della democrazia: “Devo dire che sono d’accordo - ha detto Meloni al quotidiano finanziario britannico -. Lo dico da anni. L’Europa si è un po’ persa”. La Schlein pretende che la presidente del Consiglio “spieghi perché ha scelto Trump come ‘primo alleato’, quando il prossimo 2 aprile entreranno in vigore i dazi Usa del 25% sulle nostre merci, sulle nostre eccellenze, che pagheranno le imprese, i lavoratori e le famiglie italiani”. Secondo l’Istat, sono 23 mila le imprese italiane vulnerabili all’export e, stando alle stime di Prometeia, la guerra commerciale potrebbe costare alle nostre aziende tra quattro e sette miliardi di euro.

Il governo, per Schlein, si sta trasformando “in uno strumento degli oligarchi americani utilizzato nel nostro continente per fare i loro interessi. Un fatto grave e imbarazzante per l’Italia, Paese membro fondatore dell’Unione”. “Meloni - ha continuato - ha scelto di non difendere l’interesse nazionale, ma quello americano. Anzi, quello di Trump e Musk. Ha scelto di indossare il cappellino Maga, ammainando di fatto da palazzo Chigi la bandiera italiana e quella europea. Ed è un problema enorme per l'interesse nazionale italiano se la presidente del Consiglio sceglie di dare ragione a chi, come Vance, dà dei parassiti agli europei, insultando quindi anche noi italiani”.