Tutto il peggio della settimana, dal 25 aprile al 2 maggio

Donald Trump pronto per il papato; il ritorno dell'ultracattolico Mario Adinolfi; Claudio Borghi “contro” Elon Musk, Maurizio Gasparri contro Volodymyr Zelensky, la destra alle prese con il 25 aprile. Ma soprattutto, il capolavoro diplomatico della statista Giorgia Meloni, celebrato a social unificati da Fratelli d'Italia. Gran finale con una delle immagini più memabili dell'anno: Matteo Salvini in via della Camilluccia, Roma. Questo è il nuovo Stupidario, si parte. 

 

1. Ora è ufficiale

Mario Adinolfi e Dino Giarrusso all’Isola dei famosi, quando la politica naufraga a Cayos Cochinos (La Repubblica – 1 maggio)


 

2. Dopo i primi 100 giorni

Donald Trump: “Mi piacerebbe diventare Papa, sarebbe la mia prima scelta” (L'Espresso – 30 aprile)


 

3. La svolta

Nuova circolare del ministero dell'Istruzione Valditara: “No ai compiti assegnati la sera prima”. Il vicepremier Salvini rilancia: “Da papà, dico: giusto!” (X – 28 aprile)


 

4. Corsi di sessualità

Ansa, Valditara: “Serve il consenso dei genitori per i corsi di sessualità a scuola”. @LaBombetta76: “Tra un po' chiederanno ai genitori il permesso di insegnare Darwin” (X – 30 aprile)


 

5. Cercarsela

Claudio Borghi, senatore della Lega: “I tedeschi hanno appena nominato ministro dell'economia una laureata in chimica...”. Replica il @grande_flagello: “Pivelli. Imparassero da noi che facciamo ministri gente col diploma. Mi viene in mente il ministro delle infrastrutture”. @FJsienawhites: “Gli italiani hanno come premier una diplomata all’alberghiero, mon ami...”. @GiacomoGorini: “Detto dall'economista che non se la pianta di parlare di medicina”... (X – 28 aprile)


 

6. Grok è piddino

Fabio Dragoni: “Ma di preciso perché interrogate Grok chiedendogli un parere?”. Interviene l'amico Claudio Borghi: “Perché hanno capito che pesca le risposte dal mainstream e quindi risponde come un piddino, specialmente se gli fai capire che risposta gradiresti avere” (X – 28 aprile)


 

7. Caruccia

Gasparri su Silvia Salis: “Carina, ma inesperta. Le elezioni non sono un concorso di bellezza”. Lei: “Provo pena”. L'attacco del capogruppo di Fi durante la presentazione dei candidati alle comunali a Genova: “La politica non si inventa, è un mestiere serio, e le elezioni non sono un concorso di bellezza”, “la loro candidata è caruccia, ma sa niente di amministrazione”. (Il Fatto Quotidiano – 28 aprile)


 

8. I funerali del Pontefice

Un cardinale ha svuotato gli alcolici del minibar di Santa Marta: “Pensava fossero gratis, ci è rimasto male”. (Fanpage.it, rilanciando un retroscena del Corsera – 28 aprile) 


 

9. Franciscus

Roma, arriva il gelato del Papa: a Borgo Pio boom di richieste del gusto “Franciscus”. Davanti alla gelateria Del Monte fila di pellegrini per provare il gelato a base di cinque cereali intitolato al pontefice. (Corriere Roma – 29 aprile)


 

10. Sempre sul pezzo

“In Italia non c’è nessuna guerra in corso. #Zelensky poteva vestirsi in maniera più consona ai funerali di #papafrancesco”. (Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, su X – 26 aprile)


 

11. Per fortuna c'era lei, Giorgia Meloni / 1

“Con la sobrietà tipica di uno statista ha presenziato un momento solenne e spirituale. Ha tessuto rapporti internazionali con raffinata diplomazia e capacità. L’Italia oggi era al centro del mondo e il nostro Presidente ha dimostrato, senza passerelle, come si può essere grandi senza cercare i riflettori” (@FratellidItalia, X: in allegato, una foto solenne di Giorgia Meloni – 26 aprile)


 

12. Per fortuna c'era lei / 2

“Nel giorno dell'addio a Papa Francesco, Giorgia Meloni ha proseguito nella sua azione volta a favorire la soluzione delle questioni più spinose che agitano le relazioni internazionali. Una tela tessuta sapientemente e con discrezione, senza cercare per sé alcuna ribalta, mentre gli occhi del mondo erano puntati su Roma, Capitale della Cristianità e, grazie al nostro Presidente, anche della diplomazia mondiale”

(@FratellidItalia, X – 27 aprile)


 

13. Per fortuna c'era lei, Giorgia Meloni / 3

Il politologo: “Meloni si è comportata da statista. Pur essendo la padrona non ha cercato di primeggiare” (Secolo d'Italia, X – 26 aprile)


 

14. 25 aprile

Nuova gaffe sui manifesti a Maglie: il 25 aprile diventa la Festa della Repubblica Italiana. Dopo lo scivolone su Aldo Moro, raffigurato con il volto dell'attore Fabrizio Gifuni, che lo interpretava nel film Esterno Notte, il Comune salentino torna a far parlare di sé (La Gazzetta del Mezzogiorno – 24 aprile)


 

15. Seconda carica dello Stato

Ignazio La Russa si infuria coi giornalisti alla cerimonia per Sergio Ramelli a Milano: “Non voglio parlare dei saluti romani”, “Vai via!”. La domanda che innescherà la lite è la seguente: “Presidente del Senato, un messaggio per chi saluterà Ramelli con i saluti romani. Basta saluti romani oppure no?”. “Ti sembra una domanda bella da fare?”, risponde La Russa (L'Espresso – 29 aprile)


 

16. 100 persone

Non si placano le polemiche sulla commemorazione, accompagnata dal saluto romano e slogan, in memoria dei gerarchi fascisti fucilati sul lungolago di Dongo. Un caso che è diventato nazionale dopo le affermazioni del presidente del Senato, Ignazio La Russa, che interrogato sull’argomento ha detto volentieri la sua. “A Dongo c’erano cento persone che ricordavano dei morti. Facevano bene, facevano male, è il loro modo di esprimere questo sentimento, ma grazie a Dio non c’era odio e non c’era violenza. A me basterebbe che non ci fosse in nessuno né odio né violenza e del resto possiamo discutere” (Il Giorno – 30 aprile)


 

17. Tutto sommato

Sergio Rizzo a Di Martedì sul saluto fascista a Dongo: “Già che La Russa non ha detto che erano musicanti” (La7.it – 29 aprile)


 

18. All'improvviso

Corteo per Sergio Ramelli, durante i saluti romani parte Bella Ciao e loro minacciano: “Esci fuori”. Momenti di tensione durante le celebrazioni per il 50esimo anniversario della morte di Sergio Ramelli a Milano, quando i residenti di un palazzo in via Paladini hanno fatto suonare a tutto volume il canto partigiano (Fanpage.it – 30 aprile)


 

19. “25 aprile, buono come il pane, bello come l’antifascismo”

È successo in pieno centro storico, ad Ascoli Piceno, nella centralissima Piazza Arringo: un panificio ha esposto uno striscione in occasione del 25 Aprile, ma la giornata di festa ha preso una piega inaspettata con l’arrivo della polizia. Gli agenti hanno identificato la titolare dell’attività, Lorenza Roiati, suscitando una pioggia di solidarietà sui social. Lo striscione, appeso sulla parete esterna del panificio “L’assalto ai forni”, recitava: “25 aprile, buono come il pane, bello come l’antifascismo” (@laStampa, X – 25 aprile)


 

20. Piantedosi, ministro dell'Interno, oggi è il 25 aprile: si dichiara antifascista? 

“Nazismo, fascismo e comunismo sono errori e orrori del passato di cui nessuno sente la nostalgia, men che meno all'interno di questo Governo” (Matteo Piantedosi intervistato dal Foglio – 25 aprile)


 

21. Dopo l'appello alla sobrietà

La card del ministro Nello Musumeci: “Il 25 aprile dovrebbe essere la ricorrenza nella quale si riconoscono tutti gli italiani per la riconquistata libertà e democrazia. Non può essere la festa di una parte, come qualcuno vorrebbe monopolizzarla”. Replica @azael: “È la festa di una parte, quella non fascista” (X – 25 aprile)


 

22. La bestemmia

“Musk? Noooo. Porco...”. I Democratici Usa attaccano il tycoon con una bestemmia in italiano. Non è chiaro se si tratti di un errore di montaggio o di uno scherzo finito online per sbaglio. Probabilmente i Dem sono “vittime” di “brain rot”, un fenomeno social esploso nelle ultime settimane per motivi non chiariti che abbina meme e immagini fuori contesto a canzoni in italiano, spesso piene di turpiloquio (HuffPost – 1 maggio)


 

23. Il ministro della Salute negli States

L'instancabile campagna di Robert Kennedy jr contro i vaccini: “Contengono molti detriti di feti abortiti” (HuffPost – 1 maggio)


 

24. Il web non perdona

Matteo Salvini: “Addio a Giancarlo Gentilini. Un grande sindaco, un grande alpino, un grande Veneto, un grande leghista”. Replica @lo_gio: “Quello che ti ha definito bibitaro?” (La Tribuna di Treviso, 22 dicembre 2019: Gentilini: “La Liga e San Marco non si rottamano. Senza di noi Salvini farebbe il bibitaro”, ndr) (X  – 24 aprile)


 

25. “Zelensky è un uomo morto”

“Nel corso di un intervento alla trasmissione di Gerardo Greco 'Metropolis' su Repubblica TV, ho detto la seguente frase sul presidente ucraino: 'Zelensky è un uomo morto. Si tratta solo di capire quando faranno partire l'aereo per poi farlo esplodere a mezz'aria. È un uomo morto, lo sanno tutti'. La frase è una denuncia dei sistemi di Putin e delle sue cattive intenzioni in merito alla trattativa. Una frase in difesa di Zelensky”. La precisazione dell'eurodeputata del Pd, Lucia Annunziata (Ansa – 27 aprile)


 

26. Ma come, dopo tutto quello che...

“Il Ponte strategico per la Nato, servirà per le truppe e i mezzi”. Meloni e Salvini firmano l’atto che definisce l’opera fondamentale. Bonelli: “Una furbata per derogare ai vincoli ambientali Ue” (La Repubblica – 19 aprile)


 

27. Grazie ministro

“Da Valencia continuo a seguire da vicino il blackout elettrico che ha colpito la penisola iberica, in stretto raccordo con la nostra Ambasciata a Madrid e i nostri consolati in Spagna” (Antonio Tajani, ministro degli Esteri, su X – 28 aprile)


 

28. Prendete esempio

Iginio Massari spietato con Ultima generazione, l’avviso agli ambientalisti: “Quando non avevo soldi, io mangiavo un panino: non protestavo” (Open – 20 aprile)


 

29. Notizia della settimana

Riccione, guida sporco di cioccolata in tutto il corpo e con polvere bianca attorno alle narici: 25enne in stato confusionale in autostrada (Corriere Romagna – 15 aprile)


 

30. “Passavo di lì”

Dentro i negoziati sul nucleare Iran-Usa, fuori passa Salvini in “braghe corte” e con le buste della spesa: “Mi auguro che vada tutto bene e che il nucleare si usi per scaldare scuole, ospedali e case, non ad armare nessuno”. E via, con le buste della spesa in vista del pranzo (Open – 19 aprile)

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