L'organo indipendente, da non confondere con le Istituzioni europee ha chiesto al governo di verificare se ci siano fermi e perquisizioni in base al colore della pelle o alla cittadinanza. Poi, l'invito simbolico al capo della polizia Pisani da parte del presidente della Repubblica Mattarella al Quirinale

Le accuse del Consiglio d'Europa alle forze dell'ordine italiane - Il video

Il Consiglio d’Europa, nell’ultimo rapporto della sua commissione contro l’intolleranza e il razzismo, ha sollevato dei dubbi sull’operato delle forze dell’ordine italiane, suggerendo al governo di condurre al più presto uno studio indipendente sul fenomeno della "profilazione razziale" nelle forze di polizia. In pratica chiede di verificare se vengano fatti fermi e perquisizioni in base al colore della pelle o alla cittadinanza. L’accusa è gravissima e a rispondere è stata direttamente la presidente del Consiglio Meloni, che ha definito “vergognose” le parole pronunciate dal Consiglio d’Europa. La Lega di Salvini ha proposto di eliminare direttamente quest’organo.

 

Ma questa non dovrebbe essere una battaglia contro l’Europa, soprattutto perché il Consiglio d’Europa non è un’istituzione dell’Unione europea. È un’organizzazione internazionale che si trova a Strasburgo, (vicinissima in effetti come sede al parlamento europeo) e si occupa di promuovere i diritti umani. Un invito simile era già stato fatto al nostro Paese a ottobre, ma solo recentemente si è riaccesa la polemica con la recente conferenza stampa del consiglio d’Europa che ha presentato il rapporto 2024. Tutto succedeva nelle stesse ore in cui la Camera ha approvato – dopo una lunga seduta notturna – il decreto Sicurezza che inasprisce alcune pene e introduce nuovi reati e per cui nel fine settimana ci saranno diverse manifestazioni di protesta. Significativo che il presidente della Repubblica, dopo le accuse del Consiglio d'Europa, abbia invitato al Quirinale il capo della polizia Vittorio Pisani riconfermando "la stima e la fiducia della Repubblica nelle forze dell’ordine".

LEGGI ANCHE

L'E COMMUNITY

Entra nella nostra community Whatsapp

L'edicola

Referendum 8-9 giugno, una battaglia per i diritti - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso

Il settimanale, da venerdì 30 maggio, è disponibile in edicola e in app