Politica
25 luglio, 2025Per il presidente campano, in vista delle elezioni regionali d'autunno "non è chiuso niente" e ha annunciato, a breve, un'"operazione verità". Solo una settimana fa sembrava cosa fatta per l'appoggio al pentastellato, ma ora le certezze diventano meno granitiche
“Qual è la Regione dove i Cinque stelle non hanno fatto nulla negli ultimi dieci anni? La Campania. E quale regione offriamo ai Cinque stelle? La Campania”. Come fosse una partita a scacchi, ecco l’ultima uscita dell’attuale presidente della Campania, Vincenzo De Luca, che scompagina le carte e che fa vacillare l’accordo che sembrava raggiunto qualche giorno fa con la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, per la candidatura del pentastellato Roberto Fico alla guida della regione.
Sembrava quasi cosa fatta, con il faccia a faccia tra Schlein e De Luca che sembrava aver aperto la strada a un accordo per le elezioni del prossimo autunno. Ma l’ex sindaco di Salerno, che governa la Campania da dieci anni, nella sua solita diretta social – e con i toni che lo contraddistinguono – mette tutto nuovamente in forse. Perché, ha spiegato, “per quanto mi riguarda non è chiuso niente”. De Luca ha annunciato a breve quella che ha definito una “operazione verità” e criticato – senza fare nomi e cognomi – le “brave persone” che “fanno i preti spretati” e chi “chiagne e fotte”. Poi ha puntato il diro contro “gli opportunisti”: non "offrirò lo scudo paravento a nessuno", ha sottolineato, sollecitando quanti si lamentano a fare "un piccolo atto di coraggio". "Io voglio solo lavorare come faccio da una vita senza pensare alle bandiere di partito, combattendo a viso aperto. Quelli che non combattono pensano solo ai fatti loro". Per De Luca non si possono fare accordi “mortificando gli elettori”. “Va bene il lavoro per costruire una coalizione, bene l'esclusione delle pregiudiziali – ha aggiunto – ma c'è un diritto-dovere di ragionare in merito alle proposte”.
Qualche giorno fa i toni erano stati più concilianti. Dopo gli incontri bilaterali De Luca-Schlein e De Luca-Conte, un faccia a faccia a tre aveva aperto le porte a un accordo che sembrava mettere d’accordo tutti: Conte, che così otterrebbe il via libera per la candidatura di Fico; Schlein, che con l’ok deluchiano all’ex presidente della Camera potrebbe sbloccare altre caselle nel complesso puzzle delle amministrative d’autunno; De Luca, che in cambio aveva ottenuto la promessa di un congresso lampo del Pd regionale, a settembre, che potrebbe incoronare un uomo a lui vicino. Ma ora, con le ultime uscite dell’attuale presidente campano, le certezze diventano meno granitiche. In attesa dell’annunciata “operazione verità".
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