Politica
24 luglio, 2025Articoli correlati
Lo denuncia il responsabile Sport del Pd Mauro Berruto. La replica del governo: "Formulazione generica"
"Il ministero per lo Sport e i giovani promuove, durante l'organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi, il principio di non discriminazione, il pluralismo, la diversità, l'inclusione e l'eguaglianza di genere come stabilito dal codice etico del Cio". Questo emendamento al dl Sport, presentato dal deputato Aboubakar Soumahoro e sottoscritto dal responsabile sport del Partito democratico Mauro Berruto, è stato respinto con 146 voti della maggioranza. Il motivo della bocciatura, secondo la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano, è la formulazione troppo generica, che "assomiglia più a un ordine del giorno". Per una quantificazione, ha aggiunto, "occorre una definizione precisa dei grandi eventi". "La spiegazione del governo si commenta da sé", ha replicato Berruto, che ha definito "vergognosa", la decisione della maggioranza.
Quella del razzismo durante gli eventi sportivi è una questione complessa, affrontata negli anni sia attraverso campagne di sensibilizzazione sia con l'introduzione di nuovi regolamenti. Eppure, gli episodi di razzismo negli stadi, soprattutto nel calcio, si ripresentano con drammatica regolarità. Le risposte istituzionali sono spesso deboli. Esiste infatti un protocollo stabilito dalla Fifa e recepito dalla Figc che prevede tre fasi: prima l’interruzione momentanea della partita, poi la sospensione più lunga e infine l’interruzione definitiva in caso di recidiva. Ma, nella pratica, ci si ferma quasi sempre alla prima fase. Il retroterra politico, poi, incide sulla pervasività del messaggio antirazzista. Lo ha dimostrato l'ultimo Mondiale per club, tenutosi negli Stati Uniti e fortemente influenzato nel suo svolgimento da Donald Trump. Le campagne Fifa di sensibilizzazione contro il razzismo negli stadi sono state interrotte durante la competizione.
Le polemiche in Aula sul dl Sport non si fermano alla lotta alle discriminazioni. Nel mirino delle opposizioni anche la proposta della Lega di mantenere in vita fino al 2033 la società di scopo per le Olimpiadi Milano-Cortina, sette anni dopo la fine dell'evento. Per i deputati M5s nella commissione Cultura, si tratta della "solita volontà del centrodestra di tenere in piedi baracconi per continuare a distribuire denaro e brandelli di potere. Una sceneggiata vergognosa tra forze politiche impegnate solo a spartirsi i posti di comando".
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