Per la Lega, la proposta degli azzurri è "irricevibile a livello tecnico e politico". Il Partito democratico apre: "Al lavoro". E anche Conte si dice disponibile: "È la nostra battaglia da anni". Renzi: "Tajani, difenda le sue idee e non tema Meloni"

Cittadinanza, la convergenza tra Forza Italia, Pd e M5s sullo Ius Scholae. Tajani: "Chi vuole voti il nostro testo"

Una maggioranza atipica si sta strutturando attorno al tema della cittadinanza, con convergenze che scavalcano i confini delle due coalizioni e che spaccano il centrodestra. Dopo mesi di attriti tra Forza Italia e Lega sullo proposta dello Ius Scholae sostenuta dagli azzurri, ora Antonio Tajani trova alleati nel campo opposto del centrosinistra. Il testo dei forzisti potrebbe costituire un compromesso accettabile per le opposizione. L’amo è stato gettato dal portavoce di Forza Italia, Raffaele Nevi, che si è detto “pronto ad approvare lo Ius Scholae anche con le opposizioni”. Poi ci ha pensato Tajani a confermare le parole del deputato azzurro: “Noi abbiamo la nostra proposta, siamo pronti a discuterla con tutti quanti. Il Parlamento è sovrano. Chiunque vuole votare la nostra proposta la voti. Noi diciamo: 10 anni di scuola con profitto e poi la cittadinanza italiana”.

 

All’appello del leader forzista ha risposto subito il Partito democratico: “Sulla cittadinanza noi abbiamo una proposta che riteniamo la migliore – ha spiegato la deputata Ouidad Bakkali -, ma siamo pronti da domani a lavorare e confrontarci su tutto ciò che possa essere un miglioramento della legge attuale. Forza Italia calendarizzi subito il provvedimento e iniziamo a lavorare nelle commissioni sui testi, con le associazioni e tutte le realtà attive da anni”. Tuttavia, ha precisato, “non accetteremo un dibattito strumentale, giochi politici nella maggioranza sulla pelle di bambini e ragazzi”. E nella partita si è inserito dopo poco anche il Movimento 5 stelle con Giuseppe Conte: speriamo, ha detto il leader pentastellato, che “non sia una chiacchiera estiva come avvenne l'anno scorso durante la calura agostana. Noi non aspettiamo altro”. E poi: “Come Movimento 5 stelle, se ci parlate di Ius Scholae, è la nostra battaglia di anni e anni, su cui non abbiamo mai trovato la possibilità di confrontarci in Parlamento in modo concreto. Quindi se davvero Forza Italia è conseguente... ci riempie il cuore. Anzi, direi che la questione è così importante che potremmo pure rinunciare a un po' di ferie per ritrovarci qui e farlo subito”. Anche Carlo Calenda ha dato la sua disponibilità a discuterne: “Se Forza Italia porterà al voto una legge sullo Ius Scholae, Azione la sosterrà convintamente”.

 

Durante il question time di oggi - 3 luglio - la questione cittadinanza è stata citata anche Matteo Renzi, che al Senato, ha incalzato Tajani sullo Ius Scholae. Per l'ex premier, il leader forzista "prende degli impegni fuori dal Parlamento" ma "quando arriva in Parlamento diventa muto. Perché - ha continuato Renzi - ha tanta paura della presidente del Consiglio al punto da non riuscire mai a portare in Aula quel che dice al Meeting di Rimini o alla Route nazionale. Un po' di coraggio, abbia la forza di difendere le sue idee".

 

Questa possibile convergenza tra Forza Italia e parte delle opposizioni scuote il centrodestra. Per Rossano Sasso, il capogruppo della Lega in commissione Cultura, “chi fa una proposta del genere non conosce la realtà delle scuole”. Secondo il Carroccio l’idea degli azzurri è “tecnicamente sbagliata” e “irricevibile” anche “dal punto di vista politico. L’integrazione – ha continuato Sasso – non è un pezzo di carta, la cittadinanza va bene così come è”. Anche l'indisponibilità di Fratelli d’Italia è netta. La responsabile immigrazione del partito, Sara Kelany, ha dichiarato: "La legge sulla cittadinanza per noi va bene così e, visto l'esito dei referendum, va bene così anche per i cittadini. Non è parte del programma di FdI e non riteniamo che ci sia un'esigenza pressante rispetto a questa tematica".

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