Politica
12 agosto, 2025La sindaca di Genova, intervenuta durante le celebrazioni dell’81esimo anniversario dell'eccidio compiuto dalle Ss, ha ricordato le vittime e messo in guardia sul presente: "Siamo qui per scegliere da che parte stare"
"La storia ci insegna. Non ditemi che non è più tempo di parlare di fascismo". Ha scelto di dar voce alla storia, la sindaca di Genova Silvia Salis, ma anche alle vittime odierne delle guerre. A Sant’Anna di Stazzema, ha tenuto un'orazione in occasione dell'81esimo anniversario dell'eccidio nazista. "Sono in questo luogo sacro, non per ricordare. Sono qui per non dimenticare", ha detto la sindaca. "Ricordare è un’azione che appartiene alla mente. Non dimenticare appartiene anche al cuore. E oggi con il cuore, anche se non ce ne accorgiamo, facciamo rumore. Voglio che questo rumore si senta fino a valle. Perché siamo qui per scegliere da che parte stare".
L’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, avvenuto il 12 agosto 1944, fu un massacro premeditato compiuto dalle Ss con l’appoggio di collaborazionisti della Repubblica Sociale Italiana. Nonostante il paese fosse stato dichiarato “zona bianca” e rifugio per civili sfollati, in poche ore vennero uccise 560 persone, tra cui molti bambini. Le indagini successive hanno escluso una rappresaglia: si trattò di un’azione terroristica pianificata per sterminare la popolazione, distruggere il paese e spezzare ogni legame con i partigiani della zona.
Salis ha ricordato il passato e le sue vittime e ha denunciato un presente in cui le stesse idee criminali sembrano riemergere: "Il fascismo è un’erba infestante che è stata sottovalutata quando era ancora una piantina, ma piano piano cresceva". Un errore da non ripetere, secondo la sindaca: "Il fascismo è un mutaforma. Non si distrugge facilmente. Oggi non marciano, creano dei trend. Usano l’insulto come se fosse un argomento. Non censurano, ma screditano. Non bruciano libri, li ridicolizzano. Non vi tolgono la parola, ma la rendono inutile, sommergendola di rumore di fondo. Il fascismo si traveste da hashtag e meme".
"Quella barbarie che ha travolto Sant'Anna di Stazzema", ha proseguito, "è la stessa che oggi devasta altri luoghi del nostro pianeta", "a Gaza, a Kiev o nelle altre decine di guerre che sono in corso". "Com’è cominciato quell’orrore? - ha concluso - Non con i carri armati o le bombe. Con le parole. E allora io lo dico chiaramente: non c’è spazio per il fascismo nella nostra Repubblica. Non c’è spazio per l’indifferenza nella nostra umanità. Il nostro compito non è urlare più forte. È parlare più chiaro".
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