Politica
20 agosto, 2025Nonostante gli attacchi al ministro della Salute, il vicepremier non chiede un passo indietro al suo collega di governo. Gasparri (FI): "Noi dalla parte della scienza e non da quella degli stregoni”
Non si fermano le polemiche intorno alla scelta del ministro della Salute, Orazio Schillaci, di revocare per intero il Gruppo tecnico consultivo sulle vaccinazioni per la presenza di due nomi criticati dalla comunità scientifica perché scettici sulle immunizzazioni. Dopo l’irritazione di Giorgia Meloni e gli attacchi di Matteo Salvini, oggi — 20 agosto — il leader della Lega è ritornato sulla questione. Questa volta non per criticare il decreto firmato dal suo collega al governo ma per dire la sua sui vaccini.
Le parole di Salvini
"Dirsi dubbiosi sull'obbligo vaccinale che non c'è nella maggior parte dei Paesi europei non penso sia antiscientifico, penso sia di buon senso”, ha detto il ministro delle Infrastrutture e vicepremier durante un sopralluogo in via Bolla, a Milano. Il leader del Carroccio ha sottolineato di non voler chiedere un passo indietro a Schillaci, ma — ha spiegato ai cronisti — "lo dico da ministro: è come se io avessi nominato una commissione da me firmata, con dei membri da me scelti, e dopo tre giorni mi fossi auto azzerato la commissione da me scelta. Avrei un problema in casa". "Poi — ha concluso Salvini — leggevo oggi un'intervista interessante di uno di questi due professori e medici che non stanno simpatici a qualcuno, non sono no vax, semplicemente chiedono che vengano calcolati tutti i benefici che ci sono nei vaccini e anche eventuali controindicazioni”.
La polemica politica
Lo scontro sulla decisione di Schillaci di azzerare il comitato consultivo sui vaccini continua a dividere la maggioranza al governo, con Forza Italia che prende le distanze da Fratelli d’Italia e Lega. “Bene Schillaci 2 che corregge Schillaci 1”, ha detto Maurizio Gasparri in un’intervista al Corriere della Sera. “Noi siamo dalla parte della scienza e non da quella degli stregoni”, ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia al Senato.
Sui suoi profili social, invece, Matteo Renzi ha ironizzato: “Proprio non capisco perché questi due straordinari virologi come Lollobrigida e Salvini siano costretti a occuparsi di agricoltura e infrastrutture e non siano messi in lizza per il Nobel per la Medicina come meriterebbero”. Schillaci è “un medico — ha scritto su X l’ex premier —. Poiché Schillaci ha preso le distanze dai NoVax, subito è stato duramente criticato da alcuni giganti del pensiero scientifico italiano: un gigante si chiama Lollobrigida, l'altro Salvini”.
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