Politica
16 settembre, 2025Il coordinatore azzurro in Campania incalza il presidente del Veneto: lo scorso gennaio lo aveva accusato di "disprezzo verso i meridionali". Nel mezzo, il braccio di ferro per la scelta del candidato del centrodestra. Tajani: "Si troverà l'accordo"
È scontro, ancora una volta, tra Forza Italia e Lega. Questa volta il “pretesto” sono le regionali del prossimo autunno, con il coordinatore azzurro in Campania, Fulvio Martusciello, che incalza il presidente del Veneto, Luca Zaia, affinché “fissi la data delle elezioni. Si dice tanto diverso e allora cosa aspetta? I suoi colleghi di Puglia e Campania non lo fanno, lasciando i cittadini nell'assoluto buio. Se il centrodestra ritiene che il Veneto sia differente, allora Zaia indichi quando si vota. Siamo prigionieri di tre presidenti che vogliono restare fino all'ultimo minuto a gestire il potere”.
Mentre l’uomo forte di Forza Italia in Campania incalzava Zaia, ai microfoni di SkyTg24 il segretario azzurro e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, raffreddava gli animi e si diceva fiducioso sulla possibilità di trovare in tempi stretti un nome da candidare per il post-Zaia: “Non avremo problemi a trovare un accordo, si troverà l'accordo, non ho preclusioni nei confronti dei leghisti”.
La Lega continua a rivendicare il diritto a candidare un proprio esponente nella regione che è — ma un tempo lo era di più — uno degli zoccoli duri dei consensi del Carroccio. "La Lega ha in ufficio in Italia 502 sindaci che lavorano, in Veneto sono 161 e noi mettiamo a disposizione della squadra in Veneto il meglio che possiamo esprimere — ha detto Matteo Salvini intervistato da Radio24 —. Alberto Stefani ha 33 anni, ha fatto il sindaco per due mandati. È in Parlamento, sa amministrare. Potrebbe essere il governatore più giovane di Italia perché fa il sindaco da quando aveva 25 anni. Lo mettiamo a disposizione, non imponiamo niente a nessuno”.
Non c’entra solo il Veneto, perché non è la prima volta che Martusciello attacca Zaia. A gennaio, rispondendo a chi gli chiedeva un commento sulla richiesta di difesa del Veneto fatta a Salvini da Zaia, il capogruppo di Forza Italia al Parlamento europeo aveva risposto: “Per il governatore del Veneto il Sud non esiste. C'è una vena di razzismo evidente nelle sue parole e un atteggiamento di disprezzo verso i meridionali”. Alle sue parole, aveva replicato la Lega: “Chi male intende peggio risponde. Affermare che Zaia sarebbe "razzista" perché ha a cuore il proprio territorio è una mancanza di rispetto verso un bravo amministratore di comprovata esperienza sostenuto dalla stragrande maggioranza dei veneti e con un consenso trasversale”, aveva detto Paolo Borchia, capo delegazione del Carroccio a Bruxelles.
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