Politica
23 settembre, 2025Lega, Fdi e Fi invocano una stretta securitaria, mentre la sinistra attacca: “Tutti siamo contro le violenze, ma il centrodestra criminalizza i cortei senza condannare la strage di Gaza”
Dopo gli scontri alla Stazione Centrale avvenuti ieri – 22 settembre – durante il corteo che a Milano, come nelle piazze di più di 70 città italiane, ha risposto all’appello dell’Unione Sindacale di Base e del suo “Blocchiamo tutto”, la bagarre si sposta in Regione. I toni del Consiglio regionale di oggi sono saliti fino a portare alla sospensione della seduta, con il rimpallo di accuse e responsabilità stretto fra la richiesta di una svolta securitaria nella gestione delle manifestazioni e la difesa del messaggio dello sciopero generale pro Gaza.
Fratelli d’Italia ha presentato una mozione che, oltre a chiedere la condanna degli episodi di violenza e la solidarietà per le forze dell’ordine, invoca il daspo per i manifestanti riconosciuti responsabili di danneggiamenti. “Manifestare è lecito, tuttavia è intollerabile che all'interno di manifestazioni ci siano frange violente come quelle che ieri hanno messo in atto questa guerriglia urbana”, ha commentato il capogruppo di Fdi Christian Garavaglia. Nelle schermaglie politiche per intestarsi la difesa della sicurezza spicca l’attacco del capogruppo della Lega Alessandro Corbetta che ha parlato di “professionisti del disordine scesi in piazza con la scusa della Palestina”, attaccando direttamente il centrosinistra: “È vergognoso, dispiace che il Pd banalizzi quello che è successo”.
Anche Forza Italia dribbla qualunque riferimento al massacro in atto a Gaza e riduce la lunghezza del fuoco perché coincida con gli episodi di violenza della Stazione Centrale. "La nostra posizione è di ferma condanna, quello che è successo è inaccettabile. Quello che è successo in aula è una conseguenza, qui ci sono partiti che purtroppo sostengono questa violenza", attacca Jonathan Lobati, Consigliere in quota Fi.
La replica del centrosinistra, nelle parole del capogruppo del Partito democratico Pierfrancesco Maiorino, ricorda la grande partecipazione delle manifestazioni di ieri. "Siamo di fronte a un tentativo osceno della destra in tutta Italia di criminalizzare centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze che sono scese in piazza contro il genocidio” rilancia Maiorino cercando di spostare lo scontro politico dalle questioni di ordine pubblico alle ragioni della mobilitazione: “Abbiamo assistito a violenze inaccettabili che abbiamo subito condannato mentre ancora non ho sentito una parola da parte del governo per impedire la strage di Gaza”. Anche Nicola Di Marco, del Movimento 5 stelle ha accusato il centrodestra di strumentalizzare i cortei Propal e di voler ridurre il dibattito alla dimensione locale per non parlare del massacro della Striscia: “Non dicendo neanche una parola su quanto sta avvenendo a Gaza si collocano fuori dal tempo, dalla storia”.
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