Politica
25 settembre, 2025Dopo gli insulti social alla parlamentare, arriva il mea culpa di Alfredo Giovine: “Il mio post frutto dell’emotività”. Il partito prende le distanze
“Avete presente il clima di odio denunciato da Giorgia Meloni e da tutta la destra dopo l'omicidio Kirk? Quello che, a sentire loro, sarebbe alimentato dalla sinistra? Ecco, oggi abbiamo l'ennesimo, classico esempio dell'odio che la destra, non noi, alimenta da anni. Odio che, quando si parla di donne, diventa immediatamente volgare sessismo”. Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico e presidente del comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, ribalta uno degli argomenti più presenti nella propaganda del centrodestra. Dopo la morte di Charlie Kirk, attivista di estrema destra riferimento del mondo Maga ucciso lo scorso 10 settembre durante un comizio alla Utah Valley University, si è assistito al moltiplicarsi delle denunce di esponenti della destra nostrana, da Salvini e Meloni in giù, contro il presunto clima d’odio alimentato dalla sinistra.
L’attacco di Boldrini è rivolto in particolare contro Alfredo Giovine, vice segretario di Forza Italia a Bari, che in un post social ha definito “pussy pass” la sua proposta di legge secondo la quale un rapporto sessuale senza consenso diventa stupro. “È un'offesa enorme a tutte le donne che hanno subito molestie e stupri senza mai avere giustizia”, commenta Boldrini. Nei commenti al post, lo stesso Giovine si rivolge a Sergio Fanelli, membro del coordinamento di Fratelli d’Italia per l’area metropolitana di Bari scrivendo “la Boldrini buongustaia ha assaggiato il big bamboo” con Fanelli che risponde con l’emoticon di una faccina che ride.
“Se due esponenti di un certo rilievo dei rispettivi partiti a livello locale - prosegue Boldrini - attaccano pubblicamente un'avversaria politica in questo modo, come possiamo poi meravigliarci se migliaia di altri uomini condividono foto delle loro compagne senza consenso, per farle commentare in modo osceno? Cosa intendono fare Forza Italia e Fratelli d'Italia nei confronti di questi signori? È un linguaggio e un comportamento accettabile? Pensano sia sufficiente che il post sia magicamente sparito? Chi alimenta l'odio in politica?".
Le parole di Giovine sono state condannate dal segretario regionale pugliese di Forza Italia Mauro D’Attis che si è dissociato prendendo “nettamente le distanze dal post del vice segretario cittadino di Bari”. “Le sue parole non rappresentano la linea e i valori del nostro partito. Toni e contenuti non hanno nulla a che fare con Forza Italia”, ha dichiarato D’Attis.
Nel pomeriggio sono arrivate le scuse di Giovine: “Mi scuso pubblicamente con l'onorevole Laura Boldrini. Mi rendo conto, nel commento, di essere stato inopportuno, me ne rammarico con l'on. Boldrini e, idealmente, con tutte le donne”. Il Pd pugliese si unisce all’appello di Boldrini e tramite le dichiarazioni del segretario Domenico De Santis torna ad attaccare il centrodestra. “Mentre la destra fa la morale sulla violenza del dibattito pubblico, il vice segretario di Forza Italia Bari attacca con un linguaggio sessista e medievale una figura politica come Laura Boldrini su Facebook. È inaccettabile che chi ricopre ruoli di partito si esprima con queste modalità. La politica non può e non deve abbassarsi a questi livelli. Serve dare l'esempio con azioni concrete. Subito", ha commentato De Santis.
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