Salute
23 ottobre, 2025Destinati 7,7 miliardi di euro per il prossimo triennio. Si riconosce al governo il "merito di aver ottenuto un incremento del Fsn dal 2025 al 2026", ma si ricorda che nel 2024 i cittadini hanno speso di tasca propria oltre 41 miliardi di euro per curarsi" e che "5,8 milioni di persone hanno rinunciato a prestazioni"
Come ogni anno arriva, puntuale, il rapporto della fondazione Gimbe a commento della legge di Bilancio, nella parte dedicata alla sanità. Se da una parte la fondazione guidata da Nino Cartabellotta riconosce al governo di aver aumentato il budget del Fondo sanitario nazionale, dall’altra bacchetta l’esecutivo per i soldi destinati alla sanità. Che, nel 2028, scenderanno al di sotto del 6% del Pil.
“Complessivamente, la manovra 2026 assegna alla sanità 7,7 miliardi per il triennio 2026-2028: tuttavia — precisa Cartabellotta — in rapporto al Pil la quota di ricchezza del Paese destinata alla sanità, dopo un lieve aumento nel 2026, nel 2028 scenderà sotto la 'soglia psicologica' del 6%", al 5,9% circa del Prodotto interno lordo. Inoltre, la frammentazione di misure e investimenti sembra più orientata a soddisfare i diversi attori che a delineare una strategia di rilancio di un Servizio sanitario nazionale in grave affanno. Un sistema — aggiunge — in cui regnano inaccettabili diseguaglianze e dove, nel 2024, i cittadini hanno speso di tasca propria oltre 41 miliardi di euro per curarsi e 5,8 milioni di persone hanno rinunciato a prestazioni sanitarie”.
Cartabellotta riconosce al governo il “merito di aver ottenuto un rilevante incremento del Fsn dal 2025 al 2026: ben 6,6 miliardi di euro, di cui 4,2 miliardi già stanziati nelle precedenti manovre”. Ma, aggiunge, "In termini assoluti l'aumento di risorse per il triennio 2026-2028 risulta sostanzialmente uniforme, senza alcun segnale di rilancio progressivo del Fsn. L'auspicata inversione di rotta, ancora una volta, è rimandata alla prossima legge di Bilancio”.
In termini assoluti, le risorse per la sanità ammontano a 2,4 miliardi di euro nel 2026, a 2,65 miliardi nel 2027 e ad altrettanti nel nel 2028. Cifre che “appaiono consistenti — spiega il presidente della fondazione Gimbe — perché includono risorse già stanziate dalle precedenti manovre, ma la quota di ricchezza del Paese investita in sanità, dopo il lieve rialzo del 2026, torna a diminuire".
LEGGI ANCHE
L'E COMMUNITY
Entra nella nostra community Whatsapp
L'edicola
Russian Secrets - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso
Il settimanale, da venerdì 24 ottobre, è disponibile in edicola e in app